Posizione del Consiglio federale sul conflitto in Medio Oriente
Il Consiglio federale "condanna senza riserve gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre e chiede l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi". Riconosce "il diritto di Israele di garantire la propria difesa e sicurezza e ricorda che il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato da tutte le parti". Il diritto internazionale umanitario tiene conto delle legittime esigenze di uno Stato, quali sicurezza e necessità militari, ma deve essere rispettato da tutte le parti senza nessuna eccezione. Le violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani devono essere indagate e i responsabili chiamati a risponderne.
"Le conseguenze umanitarie del conflitto armato in Medio Oriente sono drammatiche in Israele, nel Territorio palestinese occupato e nei Paesi limitrofi coinvolti", spiega il Consiglio federale. Dal 7 ottobre 2023, migliaia di civili hanno perso la vita. Di fronte a tale situazione, è essenziale che tutte le parti assumano i propri obblighi relativi al diritto umanitario internazionale e consentano un accesso rapido, sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari a Gaza. "Le pause o le tregue umanitarie sono necessarie al fin di garantire l'accesso agli aiuti e di rispondere alle esigenze della popolazione", sottolinea il Consiglio federale.
Secondo la Strategia MENA 2021-2024 del Consiglio federale, una soluzione duratura al conflitto in Medio Oriente non può essere raggiunta se non con mezzi pacifici. Una soluzione a due Stati, ovvero due Stati democratici, Israele e Palestina, che vivono in pace l'uno accanto all'altro all'interno di confini sicuri e riconosciuti, va negoziata da entrambe le parti.