Scadenza del blocco degli averi nel contesto della Tunisia
Il 19 gennaio 2011 il Consiglio federale ha ordinato il blocco di eventuali valori patrimoniali detenuti in Svizzera dal deposto presidente Ben Ali e da persone del suo entourage. Successivamente è stata avviata una cooperazione giudiziaria tra la Tunisia e la Svizzera. Nell’ambito di questa cooperazione le autorità giudiziarie hanno ordinato altri blocchi. La scadenza del blocco del Consiglio federale il 18 gennaio 2021 a mezzanotte non significa dunque necessariamente che i valori patrimoniali in questione torneranno disponibili.
Il blocco del Consiglio federale nel contesto della Tunisia raggiunge sua durata massima legale di dieci anni. © DFAE
Il blocco del Consiglio federale ha fatto la sua parte
All’inizio del 2011 il Consiglio federale aveva reagito immediamente alle rivolte arabe ordinando, a titolo preventivo, di bloccare gli eventuali averi appartenenti al presidente decaduto Ben Ali e alle persone del suo entourage, per circa 60 milioni di franchi.
Il blocco del Consiglio federale ha innanzitutto impedito che i valori patrimoniali in questione venissero prelevati dalla Svizzera. Ha inoltre dato alle nuove autorità tunisine il tempo di avviare una cooperazione giudiziaria con la Svizzera e di farla avanzare nelle migliori condizioni possibili. Il blocco del Consiglio federale ha così svolto il suo ruolo di sostegno alla cooperazione giudiziaria tra Tunisia e Svizzera.
Nessuna disponibilità immediata della maggior parte dei beni
Il blocco del Consiglio federale scadrà alla mezzanotte della notte tra il 18 e il 19 gennaio 2021 perché raggiungerà la durata massima legale di dieci anni. La sua scadenza non significa necessariamente che i beni saranno di nuovo disponibili. La scadenza del blocco del Consiglio federale non ha alcun effetto sui blocchi patrimoniali disposti dalle autorità giudiziarie nell’ambito dei procedimenti penali nazionali e dell’assistenza giudiziaria internazionale. Gran parte degli averi patrimoniali bloccati dal Consiglio federale sono stati bloccati in due modi: da un lato dal Consiglio federale (primo «livello») e dall’altro dalle misure ordinate dalle autorità di assistenza giudiziaria (secondo «livello»). Ciò significa che il 19 gennaio 2021 il blocco del Consiglio federale non esisterà più (primo «livello»), ma la maggior parte dei beni patrimoniali sarà ancora bloccata nel quadro delle procedure di assistenza giudiziaria (secondo «livello»).
Cooperazione internazionale chiave
La cooperazione giudiziaria tra la Svizzera e la Tunisia ha permesso lo scambio di numerosi mezzi di prova. Per consentire le restituzioni sono tuttavia necessarie sentenze di confisca che dimostrino l’origine illecita dei valori patrimoniali depositati in Svizzera, o accordi amichevoli convalidati dalla magistratura tunisina. In queste condizioni, le prospettive di restituzione dipendono ora dall’andamento dei procedimenti penali in corso in Tunisia e dalla cooperazione giudiziaria.
La scadenza del blocco non pregiudica la volontà della Svizzera di restituire i valori patrimoniali la cui origine illecita sia stata accertata. La Svizzera continuerà a sostenere il processo di recupero dei beni patrimoniali.