«Siamo molto preoccupati per le azioni del Governo»

In un’intervista rilasciata a Tamedia, il consigliere federale Ignazio Cassis commenta la situazione in Bielorussia ed esprime preoccupazione per come sta agendo il Governo. Attraverso i canali diplomatici la Svizzera ha esortato le autorità del Paese a muoversi con moderazione, a consentire manifestazioni pacifiche e ad astenersi da arresti arbitrari.

03.02.2021
Fotomontaggio con un’inquadratura di Ignazio Cassis e due fumetti con punti interrogativi e risposta, a raffigurare un’intervista.

In un’intervista rilasciata a Tamedia, Ignazio Cassis commenta la situazione in Bielorussia ed esprime preoccupazione per come sta agendo il Governo. © DFAE

Dalle elezioni presidenziali dell’agosto 2020 gli scontri e gli arresti in Bielorussia non danno tregua. Domenica scorsa a Minsk è stata arrestata la giornalista svizzera Luzia Tschirky. La corrispondente della Radiotelevisione svizzera si trovava in città in compagnia di conoscenti quando, senza alcun preavviso, tre uomini mascherati li hanno costretti a salire su un minibus. «Questo episodio è molto preoccupante» ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis in un’intervista rilasciata a Tamedia. «La signora Tschirky era a quanto pare accreditata ufficialmente come giornalista in Bielorussia e aveva tutti i documenti necessari. Non è ammissibile che una giornalista venga trattata in questo modo». Dopo circa tre ore Luzia Tschirky è stata rilasciata, ma non la sua conoscente e il marito di quest’ultima.

Già domenica il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha reagito, chiedendo su Twitter l’immediato rilascio della cittadina svizzera. Inoltre, lunedì è stato convocato al DFAE l’ambasciatore bielorusso a Berna. Al momento si ignora ancora il motivo degli arresti.

Non è la prima volta che nella capitale bielorussa vengono arrestati anche cittadini stranieri. Lo scorso agosto era stato fermato un ragazzo vallesano di 21 anni. Grazie all’intensa collaborazione con l’Ambasciata svizzera in loco il caso si era risolto rapidamente (v. articolo). «Questi esempi mostrano l’importanza di poter contare su una rete diplomatica estera forte, per la quale mi impegno con determinazione», sottolinea Ignazio Cassis.

Un’altra donna svizzera attualmente detenuta in Bielorussia è Natallia Hersche, che lo scorso dicembre è stata condannata a due anni e mezzo di colonia penale per presunta resistenza all’autorità statale. «Il caso è complesso, perché la signora Hersche non è solo svizzera, ma anche cittadina bielorussa. Per la Bielorussia la signora Hersche è semplicemente una «sua» cittadina. Siamo contenti che, tenuto conto della situazione in cui si trova, la signora Hersche stia relativamente bene sia in termini fisici che psicologici. Ce lo ha riferito il nostro ambasciatore in loco, Claude Altermatt, che le ha reso visita in carcere già sei volte».

Siamo molto preoccupati per le azioni del Governo contro i manifestanti e le condanniamo fermamente.
Ignazio Cassis

In un’intervista rilasciata a Tamedia il consigliere federale Cassis ha sottolineato che la Svizzera segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione in Bielorussia. «Siamo molto preoccupati per le azioni del Governo contro i manifestanti e le condanniamo fermamente. Lo abbiamo ripetuto più volte alla Bielorussia attraverso i canali diplomatici e io stesso l’ho comunicato personalmente al mio omologo bielorusso». La libertà di riunione e la libertà di associazione sono diritti umani riconosciuti internazionalmente che anche la Bielorussia si è impegnata a rispettare. Il DFAE esorta la Bielorussia a rispettare i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani.

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