Dal punto di vista della politica di sicurezza, negli ultimi 12 anni lo spazio europeo ed euroatlantico ha subito un cambiamento radicale. Dall’11.09.2001, il pericolo terrorista è in primo piano. Si tratta tuttavia di una delle numerose sfide dal punto di vista della politica di sicurezza. Oltre al terrorismo, vi è infatti anche il crimine organizzato, il contrabbando in ogni sua forma, la migrazione, l’inquinamento ambientale, i conflitti etnici.

Di fronte a simili sovvertimenti, la comunità internazionale ha adattato gli strumenti di cooperazione multilaterale esistenti oppure li ha ampliati. Simili strumenti sono coordinati da varie organizzazioni internazionali.

Nazioni Unite (Onu)

Il mantenimento della pace e della sicurezza sono gli obiettivi principali dell’Onu. Responsabile in primo luogo è il Consiglio di sicurezza. Esso adotta provvedimenti vincolanti di tipo diplomatico e giuridico ed è competenze per le missioni di mantenimento della pace, decidendo mandati e dimensioni dell’impiego. Anche altri settori, come la lotta al terrorismo, figurano tra i suoi compiti. Dal canto suo, il segretario generale può apportare un contributo decisivo mediante l’offerta dei suoi buoni uffici.

L’Onu svolge un ruolo centrale anche per la questione del disarmo. Le Nazioni Unite offrono un quadro per tutti i negoziati e si impegnano a favore della sicurezza mantenendo il livello più basso possibile di armamenti nel mondo. L’Onu lotta sia contro la proliferazione di armi di distruzione di massa sia contro il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro.

Organizzazione del trattato del Nord Atlantico (NATO)

Obiettivo della NATO è la cooperazione a livello politico, economico e militare per garantire la pace e gestire le crisi. Dal 1991, la Nato ha rafforzato le sue funzioni politiche assumendo nuovi compiti, in particolare nel mantenimento della pace e nella gestione delle crisi. L’organizzazione collabora con l’OSCE e con l’Onu.

Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)

L’obiettivo dell’OSCE è la stabilità e la sicurezza in tutta l’Europa, nonché una cooperazione più intensa nei settori economico, scientifico, culturale e ambientale allo scopo di modellare le strutture di sicurezza per il 21esimo secolo. I suoi strumenti sono la diplomazia preventiva, l’aiuto alla ricostruzione dopo conflitti e il disarmo convenzionale.

Unione europea

L’Ue ha posto le basi per una cooperazione a livello di politica estera e di sicurezza allargata comune (GASP). Nel quadro della politica europea di sicurezza e difesa (PESD), l’Ue ha sviluppato strumenti per la gestione delle crisi sia civili che militari.

Impegno della Svizzera

Negli anni 1990, la Svizzera ha sottoposto a un’analisi approfondita la propria politica di sicurezza e sviluppato una nuova strategia denominata "Sicurezza attraverso la cooperazione". Grazie a questa strategia la Svizzera approfondisce e allarga la propria collaborazione con la comunità internazionale, in particolare con l’Europa.

Dopo aver presieduto l’OSCE, la Svizzera ha aderito al Partenariato per la Pace (Partnership for Peace, PpP), al Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico (EAPC,1997) e al Patto di stabilità per l’Europa sud-orientale. Oltre a ciò, la Svizzera partecipa con maggior frequenza a missioni multilaterali per il mantenimento della pace.

Dopo l’adesione all’Onu (2002), la Svizzera ha rafforzato e allargato le proprie azioni. Non si è tirata indietro quando le è stato chiesto aiuto: la Confederazione è attiva soprattutto nel Sud-Est europeo, nel Caucaso, nel Vicino Oriente e in Africa .

La Svizzera concentra le proprie azioni in regioni dove i suoi interessi si esprimono più chiaramente e in ambiti nei quali il suo contributo porta veramente un valore aggiunto. Si tratta di settori come:

  • la prevenzione dei conflitti
  • la costituzione dello stato di diritto
  • il rafforzamento delle istituzioni democratiche
  • il promovimento del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani
  • la riforma delle istituzioni preposte alla sicurezza e al disarmo

Ultima modifica 22.08.2023

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