Ambasciate sostenibili: la Svizzera dà il buon esempio

In linea con la sua strategia per uno sviluppo sostenibile, la Svizzera costruisce e gestisce i suoi immobili in tutto il mondo seguendo i moderni standard di sostenibilità. L’esempio più recente è l’Ambasciata di Svizzera ad Harare, la capitale dello Zimbabwe. Un nuovo impianto fotovoltaico fornisce energia all’edificio rendendolo indipendente dai generatori di emergenza molto diffusi nel Paese.

04.08.2020
Impianto fotovoltaico sui tetti dell’Ambasciata di Svizzera ad Harare.

L’impianto fotovoltaico sui tetti dell’Ambasciata di Svizzera ad Harare, installato da operai locali, viene messo in funzione. © DFAE

Sono le 7.00 ora locale di un mattino sereno ad Harare, capitale dello Zimbabwe. E come spesso capita alla mattina, la rete elettrica statale si sovraccarica e l’erogazione di corrente viene sospesa. Per poter garantire l’alimentazione elettrica, in città si usano ovunque generatori diesel privati, anche nelle varie ambasciate straniere in loco. Tranne in una: sebbene tutti gli apparecchi elettrici funzionino e le luci siano accese, nell’Ambasciata di Svizzera non si sente né lo scoppiettio né il tanfo dei generatori diesel.

In futuro non solo per uso privato

La ragione è da ricercare sul tetto dell’edificio, e brilla azzurra nella luce del mattino, già decisamente intensa. I pannelli fotovoltaici forniscono all’Ambasciata di Svizzera l’energia di cui ha bisogno quando lavora a pieno ritmo. L’energia in eccesso viene immagazzinata in batterie al litio e impiegata dopo il calare del sole. L’Ambasciata potrebbe addirittura fornire corrente elettrica agli edifici del vicinato ma la rete elettrica di Harare non permette ancora l’alimentazione da parte di produttori privati.

L’energia solare è un elemento chiave dell’impegno della Svizzera finalizzato a trasformare gradualmente le proprie ambasciate in modelli di sviluppo sostenibile.
Niculin Jäger, ambasciatore svizzero, Zimbabwe

«Una situazione che cambierà presto», sottolinea Fortune Chasi, ministro dell’energia e dello sviluppo energetico in Zimbabwe, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’impianto fotovoltaico dell’Ambasciata di Svizzera. «Il cambiamento climatico implica anche il fatto di cercare sempre di più fonti energetiche alternative», ha dichiarato il ministro Chasi «e quindi ci rallegriamo dell’investimento fatto dalla Svizzera, che è in linea con la politica di transizione del Governo dello Zimbabwe verso un uso maggiore di energia pulita». Secondo l’ambasciatore Niculin Jäger, «L’energia solare è un elemento chiave dell’impegno della Svizzera finalizzato a trasformare gradualmente le proprie ambasciate in modelli di sviluppo sostenibile».

Il cambiamento climatico implica anche il fatto di cercare sempre di più fonti energetiche alternative.
Fortune Chasi, ministro dell’energia e dello sviluppo energetico in Zimbabwe

Grazie al suo clima relativamente stabile e alla buona insolazione, lo Zimbabwe si presta perfettamente per la produzione di elettricità attraverso gli impianti fotovoltaici. Di conseguenza l’energia solare viene usata sempre più spesso anche a livello privato visto che è una soluzione relativamente poco costosa che consente di essere indipendenti da una rete elettrica a volte inaffidabile. Bastano pochi pannelli, infatti, per produrre energia sufficiente per ricaricare i telefoni cellulari, uno strumento sempre più importante.

Il ministro Fortune Chasi e l’ambasciatore Niculin Jäger in compagnia di altre persone e nell’Ambasciata di Svizzera.
Il ministro Fortune Chasi e l’ambasciatore Niculin Jäger, entrambi in primo piano a destra nella fotografia, in compagnia di altre persone partecipanti all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico installato all’Ambasciata di Svizzera. © DFAE

In sintonia con la Strategia per uno sviluppo sostenibile

L’installazione dell’impianto fotovoltaico sul tetto dell’Ambasciata di Svizzera in Zimbabwe è in linea con la Strategia per uno sviluppo sostenibile, che sottolinea gli aspetti sui quali la Svizzera intende concentrarsi negli anni a venire. Il quadro di riferimento della strategia è rappresentato dall’Agenda 2030 con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, i cosiddetti OSS (o SDG, Sustainable Development Goals, in inglese).

La Svizzera costruisce e gestisce le proprie ambasciate all’estero rispettando gli standard di sostenibilità e questa strategia. Le rappresentanze della Svizzera assumono all’estero una funzione esemplare e fungono da vetrina per l’impegno del nostro Paese a favore della sostenibilità. L’Ambasciata ad Harare è solo una delle tante. Infatti, in tutto il mondo, la Svizzera è consapevole della propria responsabilità nei confronti della società e dell’ambiente e quindi costruisce e sviluppa edifici che tengono conto delle usanze locali, dei materiali regionali e, non da ultimo, degli standard edilizi più moderni.

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