Sistemi vettori e sicurezza spaziale

La crescente diffusione di sistemi missilistici e la militarizzazione dello spazio extra-atmosferico minacciano la sicurezza sia nei cieli che sulla Terra. La Svizzera si impegna in diversi forum a favore della non proliferazione di sistemi vettori di armi convenzionali e di distruzione di massa. Inoltre, sostiene norme più severe per l’uso dello spazio extra-atmosferico e una maggiore trasparenza per assicurare il funzionamento di infrastrutture critiche.

Il test di lancio di un missile balistico intercontinentale disegna nel cielo notturno una scia luminosa, visibile da lontano.
Lo sviluppo di missili balistici intercontinentali (nella foto un test di lancio) ha effetti destabilizzanti a livello internazionale. © ASSOCIATED PRESS

Sistemi vettori

Il costante sviluppo tecnico di sistemi vettori (p. es. missili balistici, missili da crociera, altri velivoli senza equipaggio e droni) e la loro crescente diffusione hanno effetti destabilizzanti a livello internazionale e contribuiscono a creare scenari pericolosi. Alcuni sistemi possono trasportare non solo ordigni convenzionali, ma anche armi atomiche, biologiche e chimiche. Impedire l’ulteriore diffusione di sistemi vettori di armi di distruzione di massa è quindi parte integrante dell’impegno della Svizzera a favore della non proliferazione. Sul piano multilaterale, la problematica è stata finora affrontata solo in modo lacunoso. Pertanto i sistemi vettori non sono ancora regolamentati da alcun accordo vincolante ai sensi del diritto internazionale.

La problematica è attualmente oggetto di dibattito in due organi multilaterali politicamente vincolanti.

Codice di condotta dell’Aia contro la proliferazione dei missili balistici (HCOC)

Il Codice di condotta dell’Aia contro la proliferazione dei missili balistici (Hague Code of Conduct Against Ballistic Missile Proliferation, HCOC) è un’iniziativa a favore della trasparenza cui hanno aderito oltre 140 Stati. Lo scopo è impedire l’ulteriore diffusione di sistemi vettori di armi di distruzione di massa con misure politiche vincolanti.

Gli Stati membri si impegnano a rispettare le misure di trasparenza preannunciando i lanci di missili e redigendo dichiarazioni annuali sui programmi missilistici e sulle attività spaziali nazionali. Il Codice non prevede divieti o restrizioni giuridicamente vincolanti riguardo ai sistemi vettori. Tuttavia, con le sue misure volte a rafforzare la trasparenza e la fiducia, contribuisce a contenere i rischi legati all’uso di queste tecnologie. Nel giugno del 2020 la Svizzera ha assunto la presidenza annuale dell’HCOC.

Codice di condotta dell’Aia contro la proliferazione dei missili balistici (en)

Regime di controllo delle tecnologie missilistiche

Il regime di controllo delle tecnologie missilistiche (Missile Technology Control Regime, MTCR) si occupa del monitoraggio dei sistemi vettori senza equipaggio per le armi di distruzione di massa. L’MTCR ha lo scopo di impedire l’ulteriore diffusione di sistemi vettori di armi di distruzione di massa, come missili balistici e velivoli senza equipaggio. I 35 Stati partner si impegnano a rispettare direttive comuni in materia di controllo delle esportazioni. Nel 2022 la Svizzera assumerà la presidenza dell’MTCR.

Regime di controllo delle tecnologie missilistiche (en)

Sicurezza spaziale

Lo sviluppo di missili balistici è strettamente legato ai programmi spaziali, sia civili che militari. Negli ultimi anni lo spazio extra-atmosferico è diventato una componente indispensabile delle infrastrutture in rete. Con il moltiplicarsi delle applicazioni spaziali e l’aumento degli attori presenti nello spazio cresce anche l’importanza strategica dell’universo. La sua sicurezza e la sostenibilità dei sistemi spaziali assumono quindi sempre più rilievo.

Il Trattato delle Nazioni Unite sullo spazio extra-atmosferico è il principale accordo in questo settore. Esso sancisce il divieto di collocare armi nucleari o altre armi di distruzione di massa nello spazio extra-atmosferico. Le armi convenzionali non sono oggetto del divieto. 

Armi e forze armate nello spazio extra-atmosferico?

Le armi anti-satellite, sia spaziali che terrestri, esistono già o sono in fase di sviluppo e sperimentazione. Anche se al momento appare improbabile che nello spazio siano state collocate armi puntate verso la Terra, simili progetti non sono da escludere. Considerati i loro potenziali effetti destabilizzanti e di vasta portata, la possibilità di conflitti nello spazio è, in generale, preoccupante. Una conseguenza potrebbe essere la distruzione di infrastrutture di vitale importanza come i satelliti di comunicazione, telerilevamento e posizionamento, tanto più che questi ultimi sono altamente vulnerabili. In questo contesto, la Svizzera è preoccupata per il fatto che alcuni Stati considerino l’universo un legittimo «campo» di battaglia in cui dispiegare persino le proprie forze armate.

Le norme vigenti a livello internazionale garantiscono la sicurezza nello spazio extra-atmosferico solo parzialmente. La Svizzera sostiene pertanto l’elaborazione e lo sviluppo di altre norme proprio per prevenire il dispiegamento di armi spaziali e l’uso della forza contro sistemi spaziali.

In linea di principio, la Svizzera caldeggia accordi giuridicamente vincolanti e verificabili. Vede anche benefici in accordi politicamente vincolanti, come un codice di condotta internazionale per le attività spaziali, e sostiene un approccio lanciato di recente dal Regno Unito. Un accordo politicamente vincolante può aprire la strada ad accordi giuridicamente vincolanti di più ampia portata, riaffermando alcune regole di base come la fiducia, la trasparenza, la sicurezza, la stabilità e la sostenibilità nello spazio extra-atmosferico. 

Ultima modifica 26.01.2022

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