Disarmo nucleare: la strada verso l’eliminazione globale

Oggi esistono ancora migliaia di armi nucleari e il rischio atomico non è mai stato così alto dalla fine della Guerra fredda. Per questo motivo la Svizzera partecipa attivamente a tutti i forum multilaterali sul disarmo nucleare e sostiene numerose misure e strumenti che mirano ad avvicinarsi all’obiettivo – a lungo termine – di un mondo senza armi nucleari.

Dopo la Guerra fredda il miglioramento della situazione di sicurezza a livello internazionale ha permesso di eliminare migliaia di testate nucleari, ma da allora la curva del disarmo si è nettamente appiattita. Oggi si registra addirittura una tendenza opposta.

Nuovi accordi sembrano impossibili e il rischio atomico non è mai stato così alto dalla fine dello scontro tra i due blocchi. Tra le altre cose, la responsabilità di questa nuova situazione è attribuibile ai seguenti fattori:

  • maggiore importanza data alle armi nucleari nell’attuale situazione geopolitica globale
  • rivalità strategiche tra alcune potenze nucleari
  • crisi di fiducia che si registra tra grandi potenze
  • violazione degli accordi esistenti nel campo del controllo delle armi
  • adeguamenti della strategia e della dottrina in questo ambito
  • manovre di addestramento che hanno carattere offensivo
  • esigenze di modernizzazione legate agli sviluppi tecnologici (p. es. cyberattacchi o armi ipersoniche)

La Svizzera è parte attiva di tutti i forum multilaterali sul disarmo nucleare, mette in guardia contro una nuova corsa agli armamenti e sostiene misure volte a creare un clima di fiducia e trasparenza. È importante migliorare la situazione di partenza per poter fare ulteriori passi verso il disarmo nucleare e costruire ponti tra attori che hanno interessi diversi nel campo della sicurezza. La Svizzera utilizza vari approcci e persegue le priorità illustrate di seguito.

 

Conseguenze umanitarie delle esplosioni di armi nucleari

Il documento finale della conferenza di revisione del 2010 del Trattato di non proliferazione nucleare si concentrava sulle conseguenze catastrofiche dell’uso delle armi nucleari. Secondo la Svizzera è difficile sostenere che le armi nucleari possano essere usate senza violare il diritto internazionale umanitario. Dal suo punto di vista le conseguenze umanitarie delle esplosioni nucleari dovrebbero servire da stimolo per giungere a un più ampio disarmo nucleare.

Per il nostro Paese questi effetti terribili dovrebbero spingere a fare sforzi ancora maggiori in questo campo e in quello della non proliferazione.  

Conseguenze umanitarie dell’uso delle armi nucleari. Risoluzione adottata dall’Assemblea generale, Biblioteca digitale delle Nazioni Unite (en)

Riduzione del livello di allerta

Un gran numero di armi nucleari in tutto il mondo si trova in situazioni di massima allerta. Il rischio di equivoci o di escalation nucleari incontrollate è quindi alto. Tutto ciò è in netto contrasto con gli sforzi tesi a ridurre il ruolo e il numero di queste armi. Numerosi studi suggeriscono che abbassare il livello di allerta non solo è ragionevole, ma anche militarmente possibile, senza compromettere l’effetto deterrente di questo tipo di armamenti.

Con la «De-Alerting-Resolution», presentata all’Assemblea generale dell’ONU, la Svizzera e gli Stati che condividono le sue posizioni chiedono dal 2007 di ridurre il livello di allerta. La risoluzione è sempre adottata da una larga maggioranza.

Riduzione del livello di allerta per le armi nucleari. Risoluzione adottata dall’Assemblea generale, Biblioteca digitale delle Nazioni Unite (en)

La Svizzera è inoltre convinta che si debbano fare passi concreti verso un mondo libero dalle armi nucleari e che la verificabilità del disarmo debba essere garantita.

Passi concreti

La Svizzera sostiene l’adozione di misure concrete tese a raggiungere, a lungo termine, l’obiettivo di un mondo senza armi nucleari. Ridurre l’importanza delle armi nucleari e della deterrenza nucleare nelle dottrine di sicurezza è un passo importante nella giusta direzione.

La Svizzera esorta gli Stati dotati di armi nucleari a prendere altri provvedimenti unilaterali, bilaterali o multilaterali, in linea con il piano d’azione elaborato per rafforzare il TNP, in modo da ridurre ulteriormente il numero di testate nucleari in loro possesso e dei loro sistemi vettori. 

Verifica del disarmo nucleare

I meccanismi di verifica dell’eliminazione delle testate nucleari (Nuclear Disarmament Verification) sono fondamentali per un mondo senza armi nucleari. Manca tuttavia un accordo in tal senso, anche se i piani, gli strumenti e le tecnologie necessarie sarebbero già disponibili. La Svizzera sostiene numerose iniziative in questo settore.

Il Partenariato internazionale per la verifica del disarmo nucleare (International Partnership for Nuclear Disarmament Verification, IPNDV) permette agli Stati non dotati di armi nucleari di svolgere un ruolo importante nel processo di identificazione ed elaborazione di misure di verifica multilaterali credibili, pratiche ed efficaci. La Svizzera sostiene l’IPNDV, altri lavori dell’ONU in questo ambito e progetti di vari think tank nel campo della verifica.

Partenariato internazionale per la verifica del disarmo nucleare, IPNDV (en)

«Fissile Material Cut-off Treaty»

A complemento degli accordi esistenti è necessario limitare la quantità di materiale che può essere usato per fabbricare armi nucleari. Per questo motivo la Svizzera è favorevole all’idea di negoziare un trattato che vieti la produzione di materiale fissile per gli ordigni nucleari (Fissile Material Cut-off Treaty, FMCT).  Dal suo punto di vista è ora che venga stipulato un simile trattato, che dovrà prendere in considerazione gli stock esistenti di materiale fissile.

Ultima modifica 26.01.2022

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