La Convenzione di Budapest: cooperazione transfrontaliera
I criminali del mondo digitale utilizzano computer o indirizzi IP situati all’estero. «La procedura penale svizzera contro i criminali informatici, da un lato, e la consegna alla giustizia degli autori, dall’altro, possono dimostrarsi fruttuose solo se le nostre autorità ricevono rapidamente dall’estero i dati informatici corretti per poter proseguire le indagini», spiega Andrea Candrian.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla cibercriminalità, nota come Convenzione di Budapest, è quindi diventata il trattato multilaterale più importante al mondo in materia di lotta contro la criminalità informatica. «In questo contesto, ritengo importante che anche Stati non europei abbiano la possibilità di aderire alla Convenzione, cosicché questa possa fungere da base per una cooperazione rapida con gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone, l’Australia e altri grandi attori. La Convenzione è un buon esempio di come il Consiglio d’Europa possa anche svolgere un ruolo importante oltre le sue frontiere al fine di prevenire e sanzionare la criminalità nonché rafforzare la cooperazione e la fiducia tra gli Stati», aggiunge l’esperto.