Personale adatto al posto giusto nell’interesse della Svizzera
Ogni anno il DFAE rioccupa circa 300 posti secondo il principio della rotazione. Al DFAE i trasferimenti vengono effettuati secondo processi predefiniti con l’obiettivo di impiegare nella rete esterna le persone più adatte a tutelare gli interessi della Svizzera.
I trasferimenti si svolgono secondo processi ben definiti. © DFAE
Al DFAE i trasferimenti si svolgono secondo processi ben definiti. Il Dipartimento deve garantire una visione d’insieme. Sia presso la Centrale a Berna che nella rete esterna devono essere impiegate le persone più adatte ad attuare in modo efficace la strategia di politica estera della Svizzera.
Per l’occupazione dei posti è determinante, in ultima analisi, la tutela degli interessi svizzeri all’estero, come ribadisce il consigliere federale Ignazio Cassis: «Ci tengo a sottolineare in modo inequivocabile che le mie collaboratrici e i miei collaboratori sono molto importanti per me. Hanno una grande responsabilità per la reputazione della Svizzera».
In questa intervista, Tania Cavassini, direttrice della Direzione delle risorse, spiega gli aspetti più importanti della prassi dei trasferimenti al DFAE.
«Arbitraria»: così è stata definita di recente la prassi di trasferimento del DFAE. Signora Cavassini, in qualità di capo del personale del DFAE, che cosa pensa di questa affermazione?
Respingo categoricamente questa accusa. Semmai è vero il contrario. I trasferimenti avvengono nel rispetto di processi chiaramente definiti, validi allo stesso modo per tutti i collaboratori e le collaboratrici, e inoltre noti da anni.
Quali sono i principi di base?
Tutti i collaboratori e le collaboratrici trasferibili del DFAE si impegnano a cambiare posto e luogo di lavoro ogni quattro anni. Il trasferimento è parte integrante del loro contratto. Quindi, al più tardi dopo tre anni in un posto, si candidano per una nuova posizione per l’anno successivo. Il DFAE come datore di lavoro chiede a ogni collaboratore e collaboratrice di presentare da tre a sei candidature, tra cui almeno una per un posto in un contesto difficile. I candidati e le candidate possono e devono naturalmente indicare le loro preferenze, che tuttavia non sono vincolanti, benché si cerchi di tenere conto per quanto possibile dei desideri individuali.
Perché le preferenze non sono vincolanti?
Il DFAE deve mantenere una visione d’insieme e fare in modo che l’intera rete esterna e la Centrale a Berna dispongano del personale più adatto. Tutti ne sono ben consapevoli. Nella maggior parte dei casi, però, riusciamo a far coincidere in modo ottimale i desideri dei candidati e delle candidate con le esigenze della linea gerarchica.
Come si svolge il processo di trasferimento per i e le capimissione?
Per i quadri di grado più elevato la Divisione Personale DFAE organizza da un paio di anni un’audizione in cui i candidati e le candidate possono presentare a voce la loro motivazione e le loro qualifiche davanti al comitato di selezione. Devono inoltre aver superato precedentemente un assessment che attesti che dispongono delle competenze necessarie per assumere una funzione di questo livello.
La Commissione della politica estera è stata informata sull'argomento nella riunione ordinaria dell'11 gennaio 2021. Ha rilevato che il processo di trasferimento era già stato rivisto nel 2017 e quindi non ha preso alcuna decisione.
Questa aggiunta è stata fatta il 12.01.2021.