Berna, Comunicato stampa, 19.11.2014

Il messaggio adottato oggi dal Consiglio federale mira a consolidare e sviluppare in maniera duratura il ruolo della Svizzera quale Stato ospite soprattutto attraverso la Ginevra internazionale. In particolare prevede il miglioramento delle infrastrutture immobiliari e tecnologiche e la promozione di una migliore interazione tra i diversi attori nazionali e internazionali. In un contesto in cui la concorrenza è sempre più forte, la Confederazione vuole fare in modo che la Ginevra internazionale resti una piattaforma unica mediante la quale promuovere in modo efficace gli interessi e i valori della Svizzera.

Tramite questo messaggio, il Consiglio federale sottopone al Parlamento una nuova strategia volta a rafforzare il richiamo e la competitività della Svizzera come Stato ospite e centro della governance mondiale. Sollecita pertanto la concessione di mezzi supplementari da utilizzare a tale scopo. In totale, l’importo richiesto per il quadriennio 2016-2019 è di 117,2 milioni di franchi. Questa somma comprende i mezzi già previsti nella pianificazione finanziaria della Confederazione (72,4 mio. fr.) e crediti ulteriori (44,8 mio.).

Il messaggio del Consiglio federale risponde alla mozione parlamentare (12.4267 «Rafforzare la Ginevra internazionale e la Svizzera come sedi della diplomazia internazionale e multilaterale»), cofirmata da 120 consiglieri nazionali, ed è conforme alla Strategia di politica estera 2012-2015, nella quale il Consiglio federale prevede in particolare di promuovere in maniera duratura il ruolo di Stato ospite della Svizzera soprattutto attraverso la Ginevra internazionale. A tal fine, nel contesto di un mondo multipolare, dell’emergere di nuovi attori sulla scena internazionale e di una maggiore competitività tra le città e i Paesi ospiti, la Svizzera deve agire in modo previdente e offrire un’accoglienza ottimale dal punto di vista della qualità.

L’eccezionale concentrazione di attori, organizzazioni, esperti e competenze riuniti a Ginevra permette alla Svizzera di contribuire attivamente alla ricerca di soluzioni alle numerose sfide che richiedono risposte globali e coordinate. Il messaggio prevede dunque di rafforzare il dispositivo classico di accoglienza, migliorando ulteriormente le infrastrutture immobiliari e tecnologiche, i dispositivi di sicurezza esterna e i servizi forniti dallo Stato ospite. Intende inoltre sfruttare i vantaggi già esistenti prendendo misure mirate che puntino a incentivare i diversi attori internazionali a interagire e collaborare più strettamente, per contribuire in maniera ancora più efficace alla risoluzione dei problemi del nostro tempo. Saranno pertanto sviluppate varie piattaforme tematiche per favorire la cooperazione e lo scambio di informazioni e di esperienze tra le parti coinvolte, in particolare in campi come la formazione umanitaria, la salute globale o la governance di Internet. Altre misure cercheranno di agevolare l’insediamento a Ginevra di missioni permanenti dei Paesi che non vi sono ancora rappresentati.

Grazie all’attiva politica di Stato ospite condotta dalla Confederazione e ai notevoli sforzi dei Cantoni e dei Comuni interessati, la Svizzera è diventata, nel corso dei decenni passati, uno dei principali centri della governance mondiale. Questa situazione le conferisce un peso politico superiore alle sue dimensioni nelle relazioni internazionali e le permette di difendere meglio i propri interessi e valori all’interno delle organizzazioni internazionali, nonché di avere una voce sulla scena mondiale. Oltre a questi importanti vantaggi politici, la Ginevra internazionale ha anche ricadute economiche notevoli per l’Arco lemanico e la Svizzera nel suo complesso.

In collaborazione con il Cantone e la Città di Ginevra, la Confederazione ha già elaborato l’anno scorso una strategia mirante a rafforzare in modo duraturo il richiamo e la competitività della Ginevra internazionale e della Svizzera quale Stato ospite. Il Consiglio federale ne ha preso conoscenza il 26 giugno 2013 e ha chiesto al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di redigere un messaggio indicando con precisione le misure previste e le relative cifre. Il messaggio è stato trasmesso al Parlamento e sarà trattato nel 2015. Le misure previste dalla nuova strategia potranno così cominciare a produrre i loro effetti, ferma restando l’approvazione del Parlamento, dal 2016.


Indirizzo per domande:

Informazione DFAE
+41 (0)58 462 31 53
info@eda.admin.ch

Jean-Marc Crevoisier
Capo Informazione DFAE
+41 (0)79 763 84 10


Editore

Dipartimento federale degli affari esteri
Il Consiglio federale

Ultima modifica 19.07.2023

Contatto

Comunicazione DFAE

Palazzo federale Ovest
3003 Berna

Telefono (solo per i media):
+41 58 460 55 55

Telefono (per tutte le altre richieste):
+41 58 462 31 53

Inizio pagina