A fronte della frammentazione geopolitica e della crescente concorrenza tra le grandi potenze, il Consiglio federale ritiene essenziale tutelare e sviluppare l’architettura internazionale del controllo degli armamenti e del disarmo. Una necessità confermata oggi dalla crisi in corso in Ucraina e dai negoziati sull’architettura di sicurezza europea in cui il controllo degli armamenti svolge un ruolo cruciale. L’Esecutivo intende anche impegnarsi per l’eliminazione delle armi di distruzione di massa.
È la prima volta che gli obiettivi e le misure della Svizzera nel campo del controllo degli armamenti e del disarmo vengono formulati dal Consiglio federale nel quadro di una strategia, che copre il periodo 2022-2025. Nel titolo i concetti di «controllo degli armamenti» e di «disarmo» comprendono anche quello di «non proliferazione».
La Svizzera, un attore affidabile e proattivo
Con questa strategia il Consiglio federale intende rafforzare il posizionamento del nostro Paese come attore in grado di prendere l’iniziativa e costruire ponti, che contribuisce a individuare soluzioni praticabili e dunque ad assicurare una maggiore sicurezza nel contesto europeo e globale. Le conquiste ottenute nel campo del controllo degli armamenti, del disarmo e della non proliferazione devono essere preservate in quanto sono una parte essenziale dell’ordine internazionale basato su regole e, ove possibile e necessario, devono essere modernizzate e sviluppate. La Svizzera dispone di un profilo autonomo soprattutto in campo normativo, umanitario e tecnico-scientifico e anche in questo settore si impegna per il rispetto del diritto internazionale. Con la Ginevra internazionale può poi contare su una piattaforma di dialogo con diversi attori coinvolti nelle questioni del controllo degli armamenti e del disarmo.
Date le molteplici sfide tecnologiche del giorno d’oggi, il controllo degli armamenti deve trasformarsi. La strategia sottolinea la volontà della Svizzera di contribuire alla definizione di misure multilaterali efficaci e di porre le basi per un uso responsabile delle nuove tecnologie.
I cinque campi d’azione della strategia
La strategia identifica cinque campi d’azione e per ognuno fissa misure concrete:
- Armi nucleari
La Svizzera si impegna per un disarmo totale. Si tratta tuttavia di un lungo cammino che esige si dia nuovo slancio all’applicazione degli accordi esistenti. Devono inoltre essere negoziati nuovi accordi. Una delle priorità della Svizzera è ridurre i rischi connessi alle armi nucleari. A tale scopo ha per esempio elaborato un pacchetto di misure insieme ad altri 25 Stati e lo ha presentato all’ONU. - Armi chimiche e biologiche
Grazie anche ai servizi offerti dal Laboratorio Spiez la Svizzera è molto attiva in questo ambito. Alla fine del 2021, all’Aia, gli Stati parte della Convenzione sulle armi chimiche (CAC) hanno per esempio approvato ad ampia maggioranza un’iniziativa lanciata dall’Australia, dagli Stati Uniti e dalla Svizzera che chiede di vietare a livello di legislazione nazionale l’uso di sostanze chimiche che agiscono sul sistema nervoso centrale per mantenere l’ordine pubblico. Si tratta di un passo importante sulla strada verso il divieto effettivo delle armi chimiche, oggi in difficoltà. - Armi convenzionali
La Svizzera contribuisce alla riduzione della violenza armata. Con le proprie competenze o con contributi finanziari sostiene per esempio Stati partner come la Cambogia, aiutandoli a bonificare i terreni minati per renderli nuovamente accessibili. La popolazione viene così protetta ed è di nuovo possibile usare i campi per attività economiche. La Svizzera si impegna inoltre per un commercio di armi responsabile. Data la situazione in Europa, vuole rafforzare il controllo degli armamenti e costruire un clima di fiducia, come esposto anche nel Piano d’azione OSCE. - Armi autonome
I sistemi d’arma autonomi costituiscono un’opportunità per la sicurezza ma portano con sé anche gravi rischi per l’umanità. Le armi completamente autonome potrebbero minare alla base norme e valori fondamentali e destabilizzare il mondo. La Svizzera intende adoperarsi per un accordo che garantisca il controllo umano ed escluda un impiego delle armi autonome non conforme al diritto vigente. - Cyberspazio e spazio extra-atmosferico
Nel cyberspazio e nello spazio extra-atmosferico il Consiglio federale vuole consolidare il posizionamento della Svizzera, rimettere in discussione processi attualmente a un punto morto e fornire nuovi impulsi. Intende inoltre partecipare attivamente all’elaborazione di norme che disciplinino l’uso delle nuove tecnologie in situazioni di conflitto – in particolare nel caso di sistemi d’arma autonomi letali.
La strategia rafforza la coerenza della politica estera
La Strategia di controllo degli armamenti e di disarmo concretizza quanto stabilito dalla Strategia di politica estera 2020–2023 in questo ambito e così rafforza la coerenza della politica estera svizzera. Tutti i dipartimenti sono coinvolti nella sua attuazione. Per garantire la coerenza è infatti imprescindibile una stretta collaborazione interdipartimentale (approccio whole-of-Switzerland).
Adempimento del postulato
Con la Strategia di controllo degli armamenti e di disarmo il Consiglio federale adempie il postulato depositato dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale il 25 gennaio 2021. Il postulato incarica l’Esecutivo di «esaminare e illustrare in un rapporto come potrebbe essere definita una dottrina d’impiego per i futuri sistemi di armi autonome e per l’intelligenza artificiale nell’infrastruttura di sicurezza tenendo conto degli standard etici internazionali e di indicare quali opportunità intravede per un impegno a livello internazionale a favore di standard etici». La Svizzera parteciperà attivamente all’elaborazione di norme volte a regolamentare l’uso delle armi autonome.
Informazioni supplementari:
Strategia di controllo degli armamenti e di disarmo
Il settore del controllo degli armamenti e del disarmo sta attraversando una fase turbolenta
Politica estera svizzera: strategie e principi fondamentali
Politica di sicurezza
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