Berna, Comunicato stampa, 18.08.2011

La Svizzera condanna i recenti atti di violenza contro la popolazione civile da parte delle forze di sicurezza siriane e più volte ha evocato pubblicamente il rispetto delle libertà fondamentali. Il comportamento delle forze armate siriane è inaccettabile. Di conseguenza, il DFAE ha richiamato a Berna per consultazioni l’ambasciatore svizzero a Damasco.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha seguito con grande apprensione gli eventi che si sono succeduti in Siria nel corso delle ultime settimane e mesi. In particolare deplora l’elevato numero di morti e feriti ed esprime la sua più sincera partecipazione ai familiari delle vittime.  

Il DFAE sollecita le autorità siriane a sospendere immediatamente la repressione e a rispettare i diritti fondamentali della popolazione siriana, con riferimento al diritto alla vita e al divieto di tortura nonché alla libertà di espressione e di riunione. Condanna in particolare l’impiego della forza contro i dimostranti, gli arresti arbitrari e l’uso della tortura.  

Il DFAE chiede che vengano avviate al più presto delle inchieste indipendenti per appurare le esatte circostanze ed i responsabili di queste violenze.   

Dopo che le autorità siriane hanno ignorato i numerosi appelli internazionali per porre fine alla violenza, il DFAE ha deciso di richiamare a Berna per consultazioni l’ambasciatore svizzero in Siria. Questa decisione si è resa necessaria, poiché la Svizzera non può tollerare la violazione dei diritti umani nei confronti della popolazione civile da parte delle forze di sicurezza siriane. In virtù della sua tradizione umanitaria, la Svizzera vuole lanciare un segnale forte alla dirigenza siriana, anche se il richiamo dell’ambasciatore svizzero in Siria non equivale comunque alla rottura delle relazioni diplomatiche. L’ambasciata svizzera a Damasco rimane aperta e operativa a tutti gli effetti. 

Il 18 maggio 2011, in sintonia con le sanzioni emesse dall’UE, il Consiglio federale ha approvato, e poi esteso in data 24 maggio 2011 e 17 agosto 2011, un’ordinanza che prevede delle misure contro la Siria, comprendenti il blocco dei fondi di personaggi appartenenti al regime siriano e al loro entourage, restrizioni di viaggio e il divieto di esportazione di materiale militare.   

Il Consiglio federale segue con attenzione gli sviluppi della situazione in Siria. L’ambasciata svizzera sul posto è in stretto contatto con le rappresentanze di altri Stati e i cittadini svizzeri in Siria.  

Il DAFE fa appello alle autorità siriane affinché concedano l’accesso agli operatori dei media per documentare gli avvenimenti.   


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Ultima modifica 19.07.2023

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