Berna, Comunicato stampa, 03.05.2011

In data odierna, il Consiglio federale ha discusso l'attuazione delle sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nei confronti della Libia e ha adeguato l'ordinanza del 21 febbraio 2011 che istituisce provvedimenti nei confronti di talune persone originarie della Libia.

Il 26 febbraio 2011 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso all'unanimità di deferire alla Corte penale internazionale i presunti responsabili degli attacchi contro la popolazione civile libica e di applicare sanzioni nei confronti della Libia: embargo sulle forniture di armi, divieto di viaggio (entrata e transito) nei confronti di 16 persone e provvedimenti finanziari nei confronti di 6 persone (Muammar Gheddafi incluso). 

Con la sua ordinanza del 21 febbraio 2011, il Consiglio federale ha già bloccato gli averi di 29 persone fisiche originarie della Libia, tra cui tutte le persone elencate anche dall'ONU. L'embargo sulla vendita di armi e il divieto di viaggio, due tra le sanzioni previste dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, possono essere attuati in modo pragmatico sulla base delle disposizioni giuridiche esistenti. Il Consiglio federale ha deciso oggi provvedimenti d’attuazione corrispondenti. Per la Svizzera non vi è dunque alcuna urgenza di un'ordinanza specifica che concretizzi l'embargo nei confronti della Libia. Un tale documento è tuttavia in fase di preparazione e sarà sottoposto per decisione al Consiglio federale in un secondo momento.

La Svizzera intende evitare che Muammar Gheddafi e il suo entourage possano essere sostenuti finanziariamente. A tale scopo ha introdotto una nuova disposizione nella sua ordinanza del 21 febbraio che istituisce provvedimenti nei confronti di talune persone originarie della Libia che vieta il trasferimento di denaro o la messa a disposizione in qualsiasi altro modo, diretto o indiretto, di denaro o risorse economiche alle persone fisiche contemplate nell'allegato. 

Le sanzioni finanziarie adottate dal Consiglio di sicurezza dell'ONU riguardano le sei persone fisiche elencate. Non sono interessate da questi provvedimenti le imprese statali libiche o le società sotto controllo diretto o indiretto dello Stato libico se non previste esplicitamente dal Comitato per le sanzioni dell'ONU competente.


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