Berna, Comunicato stampa, 23.04.2010

La consigliera federale Micheline Calmy-Rey, Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, il 22 aprile ha condotto colloqui in Bosnia ed Erzegovina con rappresentanti delle autorità e dei partiti politici. L’obiettivo principale di questi scambi era di informarsi e di fare il punto sulla messa in conformità del quadro costituzionale e legale della Bosnia ed Erzegovina con i suoi impegni e obblighi in quanto membro del Consiglio d’Europa.

La responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri ha incontrato a Sarajevo Haris Silajdzic, membro della Presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina, membri delle presidenze delle due camere del Parlamento, dirigenti dei principali partiti politici del paese e rappresentanti della comunità internazionale sul posto, compreso l’Alto Rappresentante della comunità internazionale in Bosnia ed Erzegovina, Valentin Inzko. 

In occasione di diversi colloqui, la ministra ha ricordato che la riforma costituzionale e la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Sejdic e Finci contro Bosnia ed Erzegovina sono monitorate dal Comitato dei Ministri, e ha espresso il suo rammarico per il fatto che gli sforzi volti a realizzare le riforme più importanti prima dell’annuncio delle elezioni generali, previste nel mese di ottobre di quest’anno, non siano andati a buon fine.  

Micheline Calmy-Rey ha sottolineato la volontà del Comitato dei Ministri di vedere la Bosnia ed Erzegovina accelerare il processo di riforma costituzionale e della corrispondente adaptazione del Codice elettorale per rispettare l’attuazione degli obblighi e degli impegni presi in occasione dell’adesione al Consiglio d’Europa nel 2002.  

Prendendo la parola durante un incontro, ha dichiarato: «Ribadisco la volontà del Consiglio d’Europa di impegnarsi per sostenere il vostro paese nella realizzazione delle riforme costituzionali e legali necessarie. Desideriamo che la situazione in Bosnia ed Erzegovina si muova verso la piena conformità con i nostri parametri comuni, che garantiscono il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dello stato di diritto e della democrazia».

La Presidente del Comitato dei Ministri ha infine invitato tutti gli attori della Bosnia ed Erzegovina a impegnarsi a fondo e con determinazione in un dialogo efficace e costruttivo nell’ambito delle modifiche da apportare alla Costituzione, conformemente alle raccomandazioni del Consiglio d’Europa, senza attendere l’esito delle prossime elezioni. «Contiamo sulla determinazione di tutti gli attori coinvolti per portare a buon fine queste riforme in tempi brevi. Serve volontà politica!», ha sottolineato.


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