Berna, Comunicato stampa, 18.10.2010

La consigliera federale Micheline Calmy-Rey ha incontrato oggi a Berna il primo ministro del Bhutan Jigme Thinley. Diversi i temi trattati, tra cui l’aiuto allo sviluppo, l’ambiente e i diritti umani. Nel corso della sua visita in Svizzera Jigme Thinley ha incontrato anche la presidente della Confederazione Doris Leuthard e il consigliere federale Moritz Leuenberger.

L’incontro tra Micheline Calmy-Rey, capo del Dipartimento federale degli affati esteri (DFAE), e Jigme Thinley è durato circa un’ora. Nel corso dello scambio la consigliera federale si è congratulata con il primo ministro per i recenti importanti sviluppi democratici del Paese consistenti nelle prime elezioni parlamentari nel 2007 e nel 2008 e nell’entrata in vigore della prima Costituzione del Bhutan. 

Micheline Calmy-Rey ha ricordato che la Svizzera è presente in Bhutan nel campo dello sviluppo sin dagli anni 1960. Dal 1983 al 2006 il Bhutan è stato uno dei Paesi prioritari della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Al momento, la DSC sostiene principalmente progetti nell’ambito della good governance al fine di aiutare il Paese nella sua transizione verso la democrazia. Un contributo di circa otto milioni di franchi è previsto per il periodo 2008-2013. Nel quadro dei suoi progetti la Svizzera sostiene soprattutto lo sviluppo del sistema giudiziario (formazione dei giudici e del personale amministrativo), la Commissione per la lotta contro la corruzione e gli sforzi di decentralizzazione del Paese. 

Visto lo stretto legame tra il rispetto dei diritti umani e l’instaurazione della democrazia, Micheline Calmy-Rey ha espresso la sua approvazione anche per l’abolizione della pena di morte in Bhutan nel 2004. Il Regno himalayano è uno dei primi Paesi dell’Asia ad aver rinunciato alla pena capitale. Durante l’incontro è stata affrontata anche la situazione delle minoranze e dei rifugiati. 

Nel corso del colloquio Micheline Calmy-Rey e Jigme Thinley hanno parlato anche dell’ambiente e delle conseguenze dei cambiamenti climatici nelle regioni montane. Da 20 anni la Svizzera sostiene l’ICIMOD (International Centre for Integrated Mountain Development), un centro con sede a Kathmandu (Nepal) che si occupa dello sviluppo sostenibile in otto Paesi della regione himalayana, tra cui il Bhutan. La Confederazione ha concesso un finanziamento di cinque milioni di franchi per sostenere questo istituto nel periodo 2008-2012. 

Dopo il colloquio con Micheline Calmy-Rey, il primo ministro del Bhutan ha incontrato la presidente della Confederazione Doris Leuthard per una visita di cortesia. Una tale visita era prevista anche con la presidente del Consiglio nazionale Pascale Bruderer Wyss. 

Arrivato venerdì in Svizzera, il primo ministro del Bhutan ha incontrato domenica a Zurigo il consigliere federale Moritz Leuenberger. In questa occasione Jigme Thinley ha illustrato il concetto sviluppato dal suo Paese: si tratta della «Felicità Interna Lorda», un indice che va al di là dei dati economici che determinano il Prodotto Interno Lordo (PIL) e comprende la promozione culturale o la protezione ambientale. 

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