Berna, Comunicato stampa, 18.10.2010

A pochi giorni dall’inaugurazione del XIII Vertice della Francofonia (22-24 ottobre 2010), il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Micheline Calmy-Rey ha sottolineato l’importanza dell’evento che la Svizzera si prepara ad accogliere. A Montreux saranno presenti i rappresentanti di 70 Paesi, tra cui una quarantina di capi di Stato e di governo. Micheline Calmy-Rey ha altresì ricordato che la Svizzera intende introdurre innovazioni sia a livello dei programmi che delle tematiche in discussione, al fine di conferire all’incontro un carattere politico.

«La Francofonia abbraccia un terzo degli Stati aderenti all’ONU e rappresenta pertanto un quadro di influenza importante: in quanto spazio di promozione della democrazia, dei diritti umani e dello sviluppo, questa organizzazione offre una piattaforma di discussione per affrontare problemi che preoccupano e riguardano l’intero pianeta», ha affermato lunedì Micheline Calmy-Rey in un incontro con la stampa.  

Il capo della diplomazia elvetica ha inoltre evidenziato l’importanza del Vertice di Montreux per la Svizzera, sottolineando che è il Paese intero, non soltanto la parte francofona, ad essere membro dell’Organizzazione internazionale della francofonia (OIF). «La Svizzera multiculturale, quadrilingue e federalista si sente a proprio agio nella Francofonia, che riunisce 870 milioni di persone sparse sui cinque continenti», ha dichiarato. Il Vertice darà grande visibilità alla Svizzera e le permetterà di affermare la sua politica di accoglienza di conferenze e organizzazioni internazionali.  

«In un mondo in cui le reti si sovrappongono, questo posizionamento costituisce un vantaggio», ha aggiunto la consigliera federale, che ha svelato i nomi di alcuni capi di Stato e governo che saranno presenti a Montreux, come il Presidente francese Nicolas Sarkozy e il Primo ministro canadese Stephen Harper. 

Micheline Calmy-Rey ha sottolineato l’intenzione della Svizzera di invitare gli Stati e i governi membri a collaborare in vista di una Dichiarazione finale, a testimonianza tangibile della loro volontà di assumere impegni concreti per l’avvenire della Francofonia. La Dichiarazione di Montreux sarà resa pubblica domenica. 

Poiché il 2010 coincide con il 40° anniversario della Convenzione di Niamey, l’atto di fondazione della Francofonia istituzionale, la Svizzera ha invitato i capi di Stato e di governo a riflettere sulle «Sfide e visioni per il futuro della Francofonia». Tre tematiche in particolare saranno al centro dei dibattiti: il ruolo di primo piano della Francofonia nelle relazioni internazionali e il suo posto nella governance mondiale; la Francofonia e lo sviluppo sostenibile; la lingua francese e l'istruzione in un mondo globalizzato. 

Per coinvolgere la popolazione nell’evento, la Svizzera punta sulla convivialità. Il Vertice sarà affiancato da una serie di eventi collaterali, ha precisato in una conferenza stampa l’ambasciatore Johannes Matyassy, direttore generale del XIII Vertice della Francofonia, come ad esempio il grande concerto di mercoledì 20 ottobre, dedicato alla canzone in lingua francese, e il Villaggio della Francofonia, in cui vari Paesi membri dell'OIF presenteranno le loro specificità culturali in stand a forma di chalet svizzero. Sul piano finanziario, Johannes Matyassy ha indicato che il budget iniziale di 30 milioni concesso dal Parlamento non verrà superato e che sono stati conclusi accordi di collaborazione con diverse imprese private per un valore pari a circa 1 milione di franchi.  

Dal canto suo, l’ambasciatore Jean-François Paroz, Commissario per l’organizzazione del XIII Vertice della Francofonia, ha illustrato tramite esempi concreti le sfide poste dall'organizzazione del Vertice dal punto di vista logistico. Per l’evento, infatti, sono stati accreditati 1400 delegati, circa 600 giornalisti, 1300 collaboratori (inclusi quelli degli hotel della zona di sicurezza), circa 1000 organizzatori, oltre a centinaia di poliziotti e pompieri.

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Informazioni supplementari:

Sito del XIII Vertice della Francofonia


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Ultima modifica 19.07.2023

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