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Comunicati stampa
Comunicati stampa
Con Bonded Parallels (2009), l’armeno Hovhannes Galstyan diventa il modello del successo per tutta una generazione di cineasti. Il suo film rappresenta la prima coproduzione internazionale dell'era postcomunista del Caucaso del Sud. Un fatto non trascurabile, accentuato dalle qualità artistiche di questo lungometraggio.
Bonded Parallels racconta due storie d'amore: una ambientata in Norvegia durante la Seconda Guerra mondiale, l'altra in Armenia, nel 1988. Dopo la proiezione fuori concorso lo scorso mese di agosto davanti a una sala entusiasta a Locarno, il realizzatore Hovhannes Galstyan ha descritto il suo percorso.
Come ha iniziato la Sua carriera nel cinema in Armenia?
In poche parole, direi che per me e per altri colleghi della mia regione, essenzialmente tutto è iniziato grazie al progetto di formazione per cineasti e produttori di cinema AVANTI, finanziato dalla DSC. Con la caduta dell'Unione Sovietica erano scomparse tutte le strutture, comprese quelle nel settore del cinema che sino ad allora era stato generosamente sovvenzionato, con scuole, case di produzione, una distribuzione e numerose sale. Quando una decina di anni fa sono venuto a sapere del lancio del progetto AVANTI, mi sono iscritto e in seguito ho avuto la fortuna di poter progredire in questa professione.
Cosa ha imparato dal programma AVANTI?
Nel 2003 il programma AVANTI mi ha dato l'opportunità di trovare un partner e mi ha insegnato come fare un film, dalla sceneggiatura iniziale fino alla produzione. Queste conoscenze ci hanno dato fiducia in noi stessi, ci hanno permesso di farci conoscere e ci hanno aperto la strada dei professionisti. Il programma è stato per me la scuola di cinema che non avevo potuto frequentare prima. È stato come un ponte. Siamo partiti dal cinema locale, quello che sapevamo fare, per poi arrivare dall'altra parte, allo sviluppo di un cinema realizzato con mezzi seri.