Mediazione OSCE nel Caucaso meridionale e temi bilaterali: il presidente della Confederazione Didier Burkhalter si reca in Azerbaigian, Georgia e Armenia

A causa dei pluriennali conflitti in corso nell’area, cioè quello che oppone Armenia e Azerbaigian per il Nagorno-Karabakh e quello in Georgia, il Caucaso meridionale è una delle due regioni prioritarie (accanto ai Balcani occidentali) individuate dalla Svizzera per la sua presidenza dell’OSCE nel 2014, nel quadro della quale cerca di promuovere il dialogo tra le parti.

Il conflitto del Nagorno-Karabakh è sfociato all’inizio degli anni 1990 in una guerra. Dall’accordo per il cessate il fuoco nel 1994, il Gruppo di Minsk dell’OSCE, co-presieduto da Russia, Francia e Stati Uniti, è alla ricerca di una soluzione pacifica. L’ambasciatore Andrzej Kasprzyk (Polonia) sostiene i mediatori in qualità di incaricato personale della presidenza svizzera dell’OSCE.

La prima tappa, in programma il 2 giugno 2014, condurrà il presidente Didier Burkhalter a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Il 3 giugno 2014, i colloqui in Georgia verteranno invece sui conflitti in Abkhazia e Ossezia meridionale, per i quali l’OSCE funge da mediatore, in collaborazione con l’UE e l’ONU, nel quadro dei negoziati di Ginevra. La presidenza svizzera dell’OSCE è rappresentata dall’ambasciatore Angelo Gnädinger, incaricato speciale del presidente OSCE per il Caucaso meridionale. Il 4 giugno, infine, la visita si concluderà a Erevan, capitale dell’Armenia.
 

Temi bilaterali

Oltre ai temi legati alla presidenza dell’OSCE, i colloqui in Azerbaigian, Georgia e Armenia saranno imperniati anche su aspetti bilaterali. Il 2 giugno, il presidente Burkhalter incontrerà a Baku il suo omologo azero Ilham Aliyev, il ministro degli esteri Elmar Mammadyarov, il presidente del Parlamento Ogtay Asadov e rappresentanti dell’opposizione.

A Tbilisi, capitale della Georgia, il 3 giugno Burkhalter parlerà con il presidente Giorgi Margvelashvili, il primo ministro Irakli Gharibashvili, la ministra degli esteri Maia Panjikidze, nonché con membri del partito di Governo e dell’opposizione del Parlamento, mentre con i giovani georgiani discuterà di prospettive future. In Georgia, il presidente visiterà anche un progetto con cui la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) sostiene famiglie colpite dal conflitto.
Il 4 giugno, a Erevan, il presidente Burkhalter incontrerà il presidente armeno Serzh Sargsyan, il ministro degli esteri Eduard Nalbandian, il presidente del Parlamento Galust Sahakyan e i rappresentanti dell’opposizione.

Nel quadro della cooperazione internazionale, la Svizzera sostiene i processi di trasformazione economica, politica e sociale in Azerbaigian, Georgia e Armenia. In concreto, la Svizzera promuove progetti nei settori dello sviluppo economico e dell’occupazione (p.es. sostegno alle catene del valore di piccoli contadini nel campo dell’allevamento di bestiame e dell’ortofrutticoltura, formazione professionale in ambito agricolo), del buongoverno e dei servizi pubblici (p.es. sviluppo comunitario, prevenzione di catastrofi naturali), della sicurezza e della protezione umana (tutela di persone vulnerabili e colpite da conflitti). La strategia di cooperazione 2013-2016 per il Caucaso meridionale prevede stanziamenti nell’ordine di 111 milioni di franchi nell’arco del periodo di riferimento.

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