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Il consigliere federale Didier Burkhalter ha ricevuto il capo della diplomazia tedesca alla residenza del Lohn a Kehrsatz. Nel corso di un colloquio durato oltre un'ora, i due ministri hanno evocato due punti principali: la situazione degli esperti militari internazionali trattenuti in Ucraina e il proseguimento della Missione di osservazione dell'OSCE sul terreno alla luce degli ultimi sviluppi.
In merito agli esperti militari trattenuti, Burkhalter e Steinmeier hanno detto di esigere «la loro liberazione senza condizioni». L'OSCE, ha confermato Burkhalter, presidente in carica dell'organizzazione, sta portando avanti gli sforzi in tal senso. Il capo del DFAE ha accennato ai contatti ad alto livello che ha quotidianamente in questo ambito e ha riferito delle attività dell'OSCE sul posto, volte a contribuire alla liberazione di tutte le persone trattenute.
Gli ostaggi sono esperti militari che si trovavano nella regione di Donesk su invito dell'Ucraina per effettuare una serie di ispezioni nell'ambito degli accordi dell'OSCE sulle misure per il rafforzamento della fiducia e della sicurezza (Documento di Vienna 2011, capitolo X).
La presenza degli esperti militari decisa a livello bilaterale non ha alcuna relazione con la missione di osservazione dell'OSCE in Ucraina, che si compone di oltre 150 osservatori civili. Burkhalter e Steinmeier si sono trovati d'accordo sulla necessità di contatti ad alto livello con i partner principali, volti a coordinare l'operato della missione. In occasione della visita a Berna, Steinmeier ha ringraziato la Svizzera per gli sforzi compiuti nell'ambito della crisi ucraina in qualità di presidente in carica dell'OSCE.
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