Berna, Comunicato stampa, 09.12.2015

In coincidenza con la Giornata internazionale contro la corruzione, il 9 dicembre, si sono ufficialmente concluse le pratiche di restituzione al Kazakhstan di averi patrimoniali per circa 115 milioni di dollari statunitensi sottratti illegalmente nel quadro di un caso di corruzione. A questo scopo, nel 2007 la Svizzera, gli Stati Uniti e il Kazakhstan avevano creato una fondazione di diritto kazako, la BOTA Kazakh Child and Youth Development Foundation, il cui obiettivo era impiegare i fondi restituiti a favore di famiglie e giovani non abbienti.

La creazione della Fondazione BOTA è il risultato di una stretta collaborazione tra gli Stati Uniti e la Svizzera, nel quadro di una procedura d’assistenza giudiziaria internazionale grazie alla quale è stato possibile bloccare e, in seguito, restituire averi depositati a Ginevra. Alla BOTA hanno lavorato in stretta collaborazione i tre Governi, la Banca mondiale, due organizzazioni incaricate dell’attuazione del programma – Save the Children e l’ONG internazionale IREX – e il Consiglio di fondazione composto di ONG del Kazakstan, di un rappresentante svizzero e di uno statunitense.

Secondo il rapporto finale della Banca mondiale, la Fondazione BOTA ha raggiunto ottimi risultati: famiglie e giovani svantaggiati hanno beneficiato di prestazioni sociali e sanitarie, nonché di indennità per accedere alla formazione superiore. L’obiettivo inizialmente fissato ha potuto essere quasi raddoppiato: durante i sei anni di attività della Fondazione BOTA sono migliorate considerevolmente le condizioni di vita di 208 000 persone in Kazakhstan. Anche le capacità e il know-how sul posto sono stati notevolmente rafforzati. Inoltre, secondo una valutazione esterna realizzata da Oxford Policy Management (OPM), i progetti hanno risposto a una domanda reale e hanno costituito, per il gruppo target, un sostegno efficace in un contesto difficile.

La restituzione di averi di provenienza illecita è un importante pilastro della politica svizzera per la lotta contro i fondi illegali. La Svizzera ha restituito circa 1,8 miliardi di dollari statunitensi, più di qualsiasi altra piazza finanziaria. Considerata la sua prassi innovativa, la Svizzera è pioniera in quest’ambito. La sua strategia mira a prevenire la corruzione nei Paesi in via di sviluppo, a impedire che fondi di provenienza criminale arrivino sulla piazza finanziaria svizzera e a individuare e restituire ai Paesi di origine gli averi di provenienza illecita.

La restituzione di fondi di questo genere costituisce da poco anche uno strumento importante per ottenere maggiori risorse per finanziare gli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030. Infatti, nell’ambito del nuovo quadro di riferimento per il finanziamento dello sviluppo sostenibile (Addis Ababa Action Agenda), la Svizzera si era impegnata con successo, affinché alla comunità internazionale fosse affidato il mandato di elaborare buone pratiche per la restituzione di averi patrimoniali sottratti illegalmente.


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Restituzione di averi di provenienza illecita


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