Comunicato stampa, 04.07.2023

Il 3 e il 4 luglio si è tenuta in Svizzera la 17a tornata del dialogo sui diritti umani tra la Svizzera e la Cina. I colloqui, condotti in una cornice riservata, e una visita sul campo hanno consentito un confronto diretto, critico e aperto. La Svizzera si adopera con determinazione a favore della protezione universale dei diritti umani, sia in Cina che nel resto del mondo. A questo scopo utilizza diversi strumenti a livello multilaterale e bilaterale, tra cui i dialoghi.

La nuova tornata del dialogo sui diritti umani tra la Svizzera e la Cina si è tenuta a Berna. L’incontro è stato un’occasione per discutere in modo approfondito della situazione relativa ai diritti umani in entrambi i Paesi e a livello internazionale con una delegazione composta da rappresentanti di vari ministeri cinesi, del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), del Dipartimento federale dell’interno (DFI), dell’Ufficio federale di giustizia (UFG) e della Segreteria di Stato dell’economia (SECO).

Nel corso del dialogo sono state affrontate questioni prioritarie, come per esempio i diritti civili e politici, come il diritto alla vita, la libertà di espressione e lo Stato di diritto, nonché i diritti economici, sociali e culturali, i diritti delle minoranze nazionali, etniche, religiose e linguistiche così come i diritti delle donne e delle persone LGBTI. Si è inoltre parlato delle sfide emergenti nell’ambito delle imprese e dei diritti umani, in settori quali la digitalizzazione o la cooperazione nei forum multilaterali. Durante i colloqui sono stati approfonditi anche i contesti specifici caratterizzati da violazioni dei diritti umani, tra cui la situazione della popolazione tibetana, degli Uiguri e di Hong Kong, oltre a casi individuali.

La Svizzera vuole garantire il rispetto dei diritti individuali fondamentali, in particolare quelli delle minoranze etniche e religiose, nonché della libertà di espressione, e il dialogo bilaterale rappresenta uno dei possibili strumenti per raggiungere questo obiettivo. La Strategia Cina, pubblicata nel 2021, fissa priorità tematiche per le relazioni tra la Svizzera e la Cina, tra cui figurano la pace, la sicurezza e i diritti umani. «Nonostante le differenze, il dialogo sui diritti umani rimane un importante strumento bilaterale.

Nel corso di questo 17o incontro, le due delegazioni hanno ribadito l’importanza di continuare a utilizzare tale strumento su base regolare e di intensificare gli scambi formali», ha sottolineato l’ambasciatrice Christine Löw, capo supplente della Divisione Pace e diritti umani del DFAE, che guidava la delegazione svizzera. La delegazione cinese era invece guidata da Yang Xiaokun, rappresentante speciale per i diritti umani presso il Ministero degli affari esteri cinese.

Scambio di esperti e visita sul campo nel Giura
I colloqui svolti nel corso degli anni nell’ambito di questo dialogo hanno permesso di instaurare, a partire dal 2003, uno scambio regolare di esperti sul tema della gestione delle carceri. Sebbene le attività condotte in tale settore non si siano svolte negli ultimi quattro anni, è incoraggiante constatare che la Cina ha dichiarato la sua volontà di dare nuovamente importanza a questi scambi dopo la 17a tornata di dialogo.

I membri delle due delegazioni si sono recati anche a Delémont, dove hanno incontrato il mediatore ufficiale per la questione giurassiana Jean-Christophe Geiser, dell’Ufficio federale di giustizia. Alla presenza dell’Esecutivo cantonale si sono tenute presentazioni e discussioni sul modo in cui la Svizzera ha gestito il conflitto politico interno che ha portato alla creazione del Cantone del Giura e al passaggio del Comune di Moutier a quest’ultimo.

Diplomazia dei diritti umani svizzera
Il dialogo sui diritti umani tra la Svizzera e la Cina è stato istituito nel 1991. È uno degli strumenti utilizzati dalla Svizzera nella sua politica in materia di diplomazia dei diritti umani. In tale contesto, dopo l’ultimo dialogo a Pechino nel 2018, hanno avuto luogo iniziative bilaterali su singoli casi e colloqui ad alto livello. A ciò si aggiungono le attività multilaterali in seno al Consiglio dei diritti umani e all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove la Svizzera si pronuncia regolarmente sulla situazione dei diritti umani in Cina, da sola o in coordinamento con gli Stati partner che condividono le stesse posizioni.

La Svizzera intrattiene inoltre scambi strutturati sui diritti umani con diversi Stati sotto forma di dialoghi e consultazioni specifiche. Oltre alla Cina, sono attualmente coinvolti i seguenti Paesi: Brasile, Indonesia, Iran, Messico, Nigeria e Sudafrica.


Informazioni supplementari:

Diplomazia dei diriti umani, DFAE
Relazioni bilaterali Svizzera - Cina
Strategia Cina: un approccio equilibrato, coerente e coordinato nei confronti della Cina
Linee guida sui diritti umani 2021−2024
articolo news


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Ultima modifica 19.07.2023

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