Comunicato stampa, 06.03.2023

Oggi, 6 marzo 2023, si apre a New York la 67a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne (CSW) incentrata sul tema «Innovazione e cambiamento tecnologico – Istruzione nell’era digitale». La Svizzera sottolinea l’importanza di iniziative che promuovono l’accesso delle donne e delle ragazze alla tecnologia e all’innovazione e contribuiscono a proteggerle dalla violenza online. Il presidente della Confederazione Alain Berset, che guida la delegazione svizzera, interverrà nel corso della giornata e domani terrà un discorso dinanzi al Consiglio di sicurezza dell’ONU su donne, pace e sicurezza.

Le tecnologie digitali offrono opportunità di progredire nel cammino verso la parità di genere, ma celano anche il rischio che parti della società ne siano svantaggiate. Questo per due motivi: perché non tutte le persone hanno accesso alle applicazioni digitali e perché lo spazio digitale presenta anche un potenziale di discriminazione (p. es. violenza online, algoritmi discriminatori). La sessione della CSW di quest’anno, che si apre oggi a New York e si protrarrà sino al 17 marzo, verte quindi sul tema del cambiamento tecnologico come strumento per raggiungere gli obiettivi della parità di genere e promuovere i diritti delle donne e delle ragazze.

Accesso alla tecnologia e all’innovazione, protezione dalla violenza in Internet
Un aspetto centrale è l’accesso delle donne e delle ragazze alle formazioni e alle carriere nel settore MINT (scienze matematiche, informatiche, naturali e tecnologiche), in cui oggi sono fortemente sottorappresentate, anche in Svizzera. L’aumento della quota di donne in tutti i settori della vita pubblica, e quindi anche in quello dell’innovazione tecnologica, è un presupposto essenziale per l’uguaglianza di genere. Allo stesso tempo è necessario contrastare con decisione gli effetti negativi della digitalizzazione. In Svizzera, ad esempio, la maggioranza delle vittime di violenza in Internet sono donne e, nel caso della violenza sessuale nella sfera digitale, la percentuale raggiunge addirittura il 90 per cento. Ovunque, ad essere particolarmente colpite dagli attacchi sono le giornaliste, le donne che difendono i diritti umani e le donne attive politicamente. È quindi di primaria importanza rafforzare la lotta e la prevenzione della violenza di genere in Internet.

Discorso al Consiglio di sicurezza dell’ONU su donne, pace e sicurezza
Domani, 7 marzo, il presidente della Confederazione Alain Berset prenderà la parola dinanzi al Consiglio di sicurezza dell’ONU. Nel biennio 2023 e 2024, la Svizzera siede in questo organo quale membro eletto non permanente. Durante la seduta sull’agenda «Donne, pace e sicurezza», il presidente della Confederazione parlerà dell’importanza della partecipazione delle donne ai processi decisionali politici e di pace. L’agenda, che consiste in dieci risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, riconosce e rafforza il ruolo delle donne in tutti gli sforzi per la costruzione di una pace duratura e chiede che siano protetti i loro diritti. L'attuazione dell'Agenda deve ancora essere rafforzata a livello mondiale. La Svizzera attua gli impegni dell’agenda anche nell’ambito del suo quarto Piano d’azione nazionale.

Integrazione dell’impegno nella Strategia Parità della Confederazione
Nella sua politica interna ed estera, la Svizzera si impegna in favore dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere, anche nella sfera digitale. Quest’anno assume inoltre la presidenza dei negoziati per l’elaborazione di una normativa del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale. In collaborazione con l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, il nostro Paese si impegna per la sicurezza delle giornaliste. Nel quadro della cooperazione internazionale allo sviluppo, la Svizzera sostiene numerosi progetti che promuovono le competenze digitali e consentono alle donne di accedere alle innovazioni digitali, come gli strumenti per i servizi finanziari.

Con la Strategia Parità 2030, adottata dal Consiglio federale nel 2021, la Svizzera dispone per la prima volta di una strategia nazionale esaustiva in materia di uguaglianza di genere. Tra i diversi obiettivi vi è anche lo sviluppo di strumenti digitali per l’analisi della parità salariale (Logib).

La Svizzera, Stato membro della CSW
La Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne, subordinata al Consiglio economico e sociale dell’ONU, è l’unico organo onusiano a occuparsi esclusivamente di parità dei sessi ed empowerment delle donne e delle ragazze. Dal 2021 e fino al 2024, la Svizzera è uno dei 45 Stati membri della CSW.


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Ultima modifica 19.07.2023

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