Comunicato stampa, 08.07.2021

Istituito nel 2018 a seguito di un dialogo tra diversi attori dello sport (governi, federazioni sportive, organizzazioni internazionali, sponsor, organizzazioni della società civile, organizzazioni di atlete e atleti nonché emittenti radiotelevisive), il Centro per lo sport e i diritti umani diventa oggi, giovedì 8 luglio 2021, un’associazione indipendente di diritto svizzero con sede a Ginevra. Il Centro punta a migliorare la situazione dei diritti umani nello sport, un impegno in linea con le priorità delle Linee guida del DFAE sui diritti umani.

In quanto Stato sede di numerose federazioni sportive internazionali, la Svizzera si mobilita e unisce le forze con le varie parti interessate nella veste di membro fondatore della nuova associazione. Intende così aiutarla a collaborare con tutti gli attori del sistema sportivo mondiale per affrontare efficacemente i problemi urgenti e complessi legati ai diritti umani nello sport.

Se lo sport ha il potere di promuovere i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la solidarietà e l’inclusione sociale, questo potenziale può essere realizzato solo se il rispetto dei diritti umani è posto al centro della governance e delle attività sportive. A tal fine, il Centro punta a migliorare la situazione dei diritti umani nello sport nonché a prevenire e riparare i danni subiti dalle persone potenzialmente colpite, in particolare gli atleti, le comunità, i lavoratori, i tifosi, la stampa e i volontari.

Il Centro lavora con tutte le parti coinvolte per garantire che i grandi eventi sportivi, come i Giochi olimpici o i Mondiali di calcio, si svolgano nel rispetto dei diritti umani. Per raggiungere questo obiettivo ha sviluppato strumenti mirati su una serie di argomenti che spaziano dal ciclo di vita dei grandi eventi sportivi ai diritti dei bambini passando per le risposte alla COVID-19. Ha inoltre organizzato riunioni strategiche con alcune parti interessate in cerca di consigli e assistenza per migliorare le loro prestazioni in materia di diritti umani e si è impegnato in modo proattivo in casi urgenti che hanno un impatto diretto sulla vita e sulla sicurezza degli atleti e di altre persone.

Il Centro ha per esempio aiutato la FIFA a riflettere sulla sua politica in materia di diritti umani. La FIFA è così diventata il primo organismo sportivo a integrare i diritti umani nelle condizioni di candidatura agli eventi futuri.

L’impegno della Svizzera in questa iniziativa rientra tra gli obiettivi in materia di diritti umani fissati nella Strategia di politica estera 2020–2023, che si riflettono nelle Linee guida sui diritti umani 2021–2024. Una delle priorità di queste Linee guida è la mobilitazione della Svizzera affinché i diritti umani siano rispettati anche nello sport. Nei prossimi anni la Svizzera si impegnerà soprattutto affinché i grandi eventi sportivi e le attività economiche ad essi connessi si svolgano nel pieno rispetto dei diritti umani, favorendo in particolare la diffusione di uno strumento destinato alle città e ai Paesi ospitanti messo a punto anche grazie al suo contributo.


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Ultima modifica 19.07.2023

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