Comunicato stampa, 02.06.2021

In linea con il suo sostegno al processo di pace delle Nazioni Unite in Libia, oggi, mercoledì 2 giugno, la Svizzera ha organizzato insieme all’ONU la conferenza dei rappresentanti dei Paesi membri del processo di Berlino. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha caldamente invitato le parti a favorire una soluzione politica al conflitto, iniziato nel 2011.

Oggi, mercoledì 2 giugno, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri ha pronunciato il discorso di apertura della conferenza dei rappresentanti del processo di Berlino, che si è tenuta online a causa della pandemia. Esortando tutte le parti interessate a favorire una soluzione politica al conflitto in Libia, ha affermato che «lo svolgimento di elezioni libere nel dicembre di quest'anno sarà il prossimo passo cruciale. Solo un governo democraticamente eletto dal popolo libico permetterà vere riforme e una riunificazione sostenibile delle istituzioni».

L’incontro, copresieduto questo mese dalla Svizzera e moderato da Simon Geissbühler, capo della Divisione Pace e diritti umani del DFAE, rappresenta un’occasione di dialogo e un’opportunità per coordinare l’avanzamento delle attività tra i quattro gruppi di lavoro che compongono il comitato internazionale di follow-up del processo. In particolare, è servito per preparare la Conferenza ministeriale di Berlino II, che si terrà il 23 giugno 2021.

Il processo di Berlino è stato avviato nel gennaio 2020 allo scopo di instaurare un cessate il fuoco duraturo in Libia e di garantire la coerenza internazionale, al fine di creare le condizioni richieste per permettere alle rappresentanti e ai rappresentanti libici di condurre un dialogo di pace.

La Svizzera è impegnata in Libia dal 2011
La promozione della pace costituisce una priorità strategica per la Svizzera che, dal 2020, presiede con i Paesi Bassi il gruppo di lavoro sul diritto internazionale umanitario e sui diritti umani (IHL-HR). Questo impegno a favore della pace, della sicurezza e dei diritti umani rientra nella Strategia di politica estera 2020–2023 del Consiglio federale.

Nella Strategia MENA 2021–2024 adottata dal Governo svizzero nell’ottobre 2020, l’impegno della Confederazione nel processo di pace e di stabilizzazione in Libia è definito prioritario. La Svizzera è impegnata in Libia dal 2011 nel quadro della sua politica di pace, dell’aiuto umanitario e dei suoi progetti in materia di migrazione. A livello multilaterale, ha sostenuto la creazione della Fact Finding Mission per la Libia, istituita nel giugno 2020 (dal Consiglio dei diritti umani dell’ONU). Inoltre, come Stato ospite, la Svizzera è sede dei colloqui libici condotti sotto l’egida delle Nazioni Unite.


Informazioni supplementari:

Comunicato «Processo di pace in Libia: la Svizzera accoglie con favore la nomina di una nuova autorità esecutiva unificata di transizione» (05.02.2021)
Comunicato «Processo di Berlino sulla Libia: la Svizzera copresiede il gruppo sul diritto internazionale umanitario e sui diritti umani»


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Ultima modifica 19.07.2023

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