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Comunicati stampa
Comunicati stampa
Il 20 febbraio 1938 è una data storica per il plurilinguismo svizzero. Allora il romancio diventò infatti ufficialmente una lingua nazionale, al pari di tedesco, francese e italiano. Il DFAE ha scelto proprio questa data simbolica per dare avvio alla prima «Emna rumantscha», che si aggiunge alle «Giornate del plurilinguismo» e alle attività organizzate in occasione della «Settimana della lingua italiana nel mondo» e della «Semaine de la francophonie». Eventi che sottolineano l’importanza del plurilinguismo per la coesione nazionale, ma anche per l’apertura verso l’esterno.
L’idea della «Emna rumantscha» è nata già due anni fa, in occasione dei 100 anni della Lia Rumantscha a Zuoz. Fortemente sostenuto dal consigliere federale Ignazio Cassis, il progetto si concretizza grazie alla collaborazione fra più attori, sia in Svizzera che all’estero. «La nostra Svizzera è composta da una molteplicità di identità e culture che convivono pacificamente. Il romancio ne è una parte fondamentale. Il plurilinguismo e la diversità sono una sfida e una ricchezza al contempo: ci insegnano a risolvere i conflitti attraverso il dialogo, una qualità svizzera molto richiesta nel mondo» sottolinea il consigliere federale Ignazio Cassis.
Un evento online dedicato alla cultura romancia
Questa importante collaborazione con vari partner – tra i quali il Cantone dei Grigioni e la Lia Rumantscha – si rispecchia nell’evento di lancio del 19 febbraio 2021 (dalle 11:45 alle 13:00, live su www.rtr.ch). Da Berna, dalla Svizzera romancia e dal mondo più voci si confrontano e cercano di dare risposta alla domanda: perché il romancio è «in ferm toc Svizra»? Il consigliere federale Ignazio Cassis e il presidente del Governo grigionese Mario Cavigelli si collegheranno con alcuni allievi della scuola secondaria di Glion e parteciperanno in seguito a una tavola rotonda, insieme al consigliere di Stato grigionese Jon Domenic Parolini e altri protagonisti della lingua romancia in svariati ambiti. L’ambasciatore Chasper Sarott e Aita Pult, due diplomatici del DFAE, contribuiranno inoltre con videomessaggi dal Madagascar e da New York.
Il contributo delle rappresentanze svizzere all’estero
La «Emna rumantscha» è un’occasione per riportare il plurilinguismo svizzero al centro dell’attenzione. Storie e volti che parlano romancio, interviste, corsi di lingua, letture, video, incontri virtuali. Le rappresentanze svizzere all’estero si sono attivate per promuovere, nei limiti concessi dalla pandemia di COVID-19, la conoscenza della lingua e della cultura romancia nei rispettivi Paesi. «Eccelliamo nella diplomazia – aggiunge il consigliere federale Cassis – proprio grazie alla nostra esperienza secolare nel far convivere pacificamente identità e culture diverse. Offriamo questo sapere sul piano internazionale, con i buoni uffici e la mediazione. La Svizzera è perciò un attore importante per la pace, i diritti umani e la sicurezza nel mondo».
DFAE, plurilinguismo e dialogo interculturale
La promozione delle lingue minoritarie in Svizzera rientra anche nel dialogo politico strutturato e continuativo che il capo del DFAE porta avanti con il Cantone dei Grigioni e il Cantone Ticino. La Svizzera è inoltre presente nel mondo con circa 170 rappresentanze, in cui lavorano circa 2300 collaboratori e collaboratrici locali. La varietà delle lingue parlate, oltre a quelle nazionali svizzere, è enorme. La promozione del dialogo interculturale è dunque un punto centrale della diplomazia svizzera.
Livestreaming evento del 19 febbraio 2021: www.rtr.ch
Informazioni supplementari:
Al via la prima «Emna rumantscha»
Comunicato stampa in romancio(pdf, 232kb)
Indirizzo per domande:
Comunicazione DFAE
Palazzo federale ovest
CH-3003 Berna
Tel. Servizio di comunicazione: +41 58 462 31 53
Tel. Servizio stampa: +41 58 460 55 55
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