- Home
- DFAE
- Attualità
-
Comunicati stampa
Comunicati stampa
Da sette mesi, gli abitanti di Mossul sono vittime degli scontri tra le forze irachene, sostenute dalla coalizione internazionale, e il gruppo autoproclamato dello Stato islamico (IS), che controlla la città dal 2014. Finora sono oltre 750 000 le persone che hanno abbandonato la città a causa del conflitto. L’assalto portato all’ultimo quartiere in mano all’IS desta grandi preoccupazioni di ordine umanitario. Percorso da numerose stradine, questo quartiere densamente popolato si è trasformato in una trappola per i circa 250 000 civili esposti al fuoco incrociato dei combattenti, ai cecchini e agli ordigni esplosivi, senza possibilità di percorrere vie di fuga sicure per lasciare la città. La Svizzera esorta tutte le parti in conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario, in particolare i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione relativi alla condotta delle ostilità, e a fare il possibile per proteggere la popolazione civile. La Svizzera le sollecita inoltre a garantire un accesso umanitario rapido e senza ostacoli a tutta la popolazione in stato di necessità.
Oltre all’offensiva militare in corso a Mossul e contro l’IS, crea grande inquietudine anche la situazione degli oltre tre milioni di sfollati che, nonostante gli sforzi delle organizzazioni umanitarie e delle autorità irachene, sono esposti a grandi pericoli, mancano di assistenza e sono obbligati a spostamenti multipli.
Per far fronte a queste nuove circostanze, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha deciso di sbloccare un milione di franchi supplementare per sostenere organizzazioni non governative attive nella protezione della popolazione civile e nell’approvvigionamento idrico in aree in cui l’assistenza è molto carente. Inoltre è pronta a inviare un esperto del Corpo svizzero di aiuto umanitario presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) per potenziare gli sforzi di protezione. Oltre a offrire assistenza umanitaria, la Svizzera continua a incoraggiare la diffusione del diritto internazionale umanitario – anche presso gli attori armati non statali – e gli sforzi di promozione del dialogo tra le varie comunità irachene.
Con queste misure più recenti, l’impegno della Svizzera per la crisi in Iraq è salito a oltre 40 milioni di franchi dal 2014, anno in cui è scoppiata la crisi.
Indirizzo per domande:
Informazione DFAE
Palazzo federale ovest
CH-3003 Berna
Tel.: +41 58 462 31 53
Fax: +41 58 464 90 47
E-Mail: info@eda.admin.ch