Berna, Comunicato stampa, 29.11.2013

Il 4 settembre 2013 il Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) aveva deciso di agevolare il rilascio di visti a cittadini siriani con parenti in Svizzera. L’obiettivo di tale provvedimento era di permettere in modo rapido e senza troppe formalità il soggiorno temporaneo in Svizzera ai familiari colpiti dalla guerra. È presumibile che nel frattempo la maggior parte dei familiari che aveva diritto di chiedere un visto e che si trovava in una situazione di emergenza, abbia fatto uso di questa possibilità. Venerdì, il DFGP ha revocato le agevolazioni.

In quanto misura rapidamente attuabile senza eccessive formalità, le agevolazioni erano state decise a inizio settembre in considerazione della situazione sempre più drammatica venutasi a creare a fine estate e dell'incombente internazionalizzazione del conflitto. I siriani colpiti dalla guerra con familiari in Svizzera hanno così avuto la possibilità di entrare legalmente in Svizzera per un soggiorno temporaneo. Insieme all'aiuto in loco e all'accoglienza di gruppi di rifugiati, le agevolazioni per i visti hanno completato l'impegno umanitario della Svizzera nell'ambito del conflitto siriano.

Provvedimento temporaneo efficace
Un numero ragguardevole di persone ha fatto ricorso alle agevolazioni. Sono infatti entrati in Svizzera 719 cittadini siriani, tra cui 475 donne e minori. Queste persone hanno sinora presentato 385 domande d'asilo. Sono stati rilasciati complessivamente circa 1600 visti e circa altre 5000 persone hanno fissato un termine per chiedere un visto presso una rappresentanza svizzera. Il provvedimento si è pertanto rivelato efficace ed ha raggiunto il suo obiettivo. Nelle ultime settimane sono tuttavia affiorate alcune difficoltà nell'attuazione delle agevolazioni. A causa dell'elevato numero di domande di visti, in certe rappresentanze all'estero (soprattutto a Istanbul) si sono creati tempi d'attesa di mesi, il che è contrario al carattere immediato e temporaneo delle agevolazioni. Conformemente all'istruzione del 4 settembre 2013 e alle pertinenti spiegazioni del 12 novembre 2013, le domande delle persone ancora in attesa saranno trattate il più rapidamente possibile. Il ricongiungimento familiare all'interno del nucleo familiare sarà ancora ammesso, come già prima delle agevolazioni. Le persone la cui vita e integrità fisica è minacciata, possono essere autorizzate a entrare in Svizzera con un visto umanitario.


Indirizzo per domande:

Agnès Schenker, Servizio d’informazione DFGP, tel. +41 31 322 40 05


Editore

Il Consiglio federale
Dipartimento federale di giustizia e polizia
Dipartimento federale degli affari esteri

Ultima modifica 19.07.2023

Contatto

Comunicazione DFAE

Palazzo federale Ovest
3003 Berna

Telefono (solo per i media):
+41 58 460 55 55

Telefono (per tutte le altre richieste):
+41 58 462 31 53

Inizio pagina