Berna, Comunicato stampa, 24.06.2011

Da alcuni anni, le autorità svizzere ed europee constatano che sempre più giovani donne originarie della Nigeria sono vittime della tratta di esseri umani. Il DFAE, in collaborazione con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), ha quindi invitato oggi a Berna esperte ed esperti della Nigeria, della Svizzera e dei Paesi Bassi a una tavola rotonda per discutere di esperienze e soluzioni.

Tra il 2007 e il 2009, in particolare, le autorità svizzere e le organizzazioni per la tutela dei migranti hanno registrato un incremento degli arrivi di giovani donne nigeriane in Svizzera, successivamente scomparse senza lasciare traccia. Dalle ricerche effettuate è emerso che in diversi casi sono state mandate in Europa a fini di sfruttamento sessuale. Anche se negli ultimi anni sono state identificate meno vittime nigeriane in Svizzera, la tratta verso l’Italia e altri Paesi limitrofi rimane molto diffusa.

In questo contesto, i partecipanti alla tavola rotonda hanno discusso, tra gli altri temi, delle possibili cause di questo calo: la Svizzera potrebbe avere perso attrattività come Paese di destinazione o transito oppure le reti criminali potrebbero avere adottato nuovi metodi, acciocché le vittime sono più difficili da identificare e quindi rimangono nell’ombra. Si è inoltre dibattuto in merito alle informazioni giunte da Paesi europei, secondo le quali le persone dedite al traffico di esseri umani praticano i rituali del voodoo (riti spirituali) per tenere soggiogate le vittime. Le organizzazioni della migrazione e della tutela delle vittime e le autorità inquirenti svizzere hanno posto questo fenomeno e le sue dimensioni al centro della collaborazione con i cittadini nigeriani. Un esperto inviato dai Paesi Bassi ha fatto il punto della situazione nel suo Paese.

La tavola rotonda fa parte delle attività nell’ambito del «Memorandum of Understanding» (MoU) sottoscritto nel febbraio 2011 tra la Nigeria e la Svizzera in vista del raggiungimento di un partenariato in materia di migrazione. Entrambe le parti mirano a una cooperazione equilibrata ed esaustiva, incentrata sui seguenti obiettivi: lotta alla tratta di esseri umani e allo spaccio di droga, integrazione della diaspora nigeriana nelle attività di sviluppo, potenziamento delle capacità delle autorità nigeriane di immigrazione, un sistema regionale di protezione e reintegrazione per bambini e giovani migranti nonché la formazione professionale per i giovani lavoratori nigeriani in Svizzera. Nel 2010, i cittadini nigeriani rappresentavano il gruppo più numeroso di richiedenti d’asilo in Svizzera, con un totale di 1969 nuove domande di asilo. 

Le tavole rotonde sulla tratta di esseri umani sono organizzate a cadenza regolare per discutere di vari aspetti del fenomeno, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione diretta tra le autorità svizzere e gli organi dei Paesi di origine delle vittime in Svizzera, tematizzare le sfide attuali poste dalla lotta a questo fenomeno e sviluppare nuovi approcci per combatterlo.


Informazioni supplementari:

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