Berna, Comunicato stampa, 17.12.2010

Su incarico del Consiglio d’Europa, Dick Marty ha redatto un rapporto su atti disumani nei confronti delle persone e sul traffico illegale di organi umani in Kosovo. Il Rapporto contiene pesanti accuse fondate su numerosi indizi e testimonianze. Il DFAE chiede ai Paesi coinvolti e in particolare al Kosovo di contribuire a far luce su tali accuse. Le autorità responsabili, oltre a quelle internazionali, devono intraprendere azioni legali al fine di presentare possibili prove. Il DFAE finanzia esperti svizzeri attivi in particolare nell’unità War Crimes Investigation della missione dell’Unione europea sullo stato di diritto (EULEX). Il DFAE si aspetta che EULEX compia le proprie indagini in questo ambito.

Da molto tempo la Svizzera sostiene l’impegno nell’ambito dell’analisi del passato, in particolare per quanto riguarda i numerosi casi di persone scomparse in relazione ai conflitti in Ex Jugoslavia, oltre che la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Il DFAE finanzia 14 esperti svizzeri nell’ambito di EULEX (la missione dell’Unione europea sullo Stato di diritto in Kosovo) che mettono a disposizione la propria esperienza soprattutto nei settori dell’analisi del passato, dei crimini di guerra, della protezione dei testimoni, delle questioni inerenti ai diritti umani e della costituzione delle forze di polizia. Gli esperti svizzeri lavorano soprattutto nell’unità War Crimes Investigation di EULEX.

La lotta contro l’impunità è una priorità della Svizzera. Il nostro Paese si è impegnato a fondo perché l’analisi del passato venisse introdotta nel piano Ahtisaari. La Svizzera sostiene inoltre il reparto di medicina forense, gestito congiuntamente dal ministero di giustizia del Kosovo e da EULEX, nelle ricerche volte a far luce sul destino delle persone tuttora scomparse.

Il capo del DFAE, la consigliera federale Micheline Calmy-Rey, già nel 2008 aveva sottolineato l’importanza, per il futuro di un organismo politico comune, di guardare in faccia i dolorosi eventi del passato e di trasmettere alle vittime una sensazione di giustizia. L’analisi del passato, la tutela e la promozione dei diritti delle minoranze, l’istituzione di una giustizia efficiente e indipendente e la lotta contro la corruzione e il crimine organizzato sono le grandi sfide che il giovane Stato del Kosovo è chiamato ad affrontare. Il futuro del Kosovo potrà essere coronato da successo solo se sarà fondato sulle solide basi dello stato di diritto, della democrazia e della tutela delle minoranze. 

L’impegno svizzero per il Kosovo ha l’obiettivo di incentivare lo stato di diritto, i diritti umani, la tutela delle minoranze e lo sviluppo socioeconomico, contribuendo così alla pace e alla stabilità nella regione. In considerazione delle strette relazioni tra la Svizzera e il Kosovo e della consistente diaspora kosovara in Svizzera, è nell’interesse del nostro Paese proseguire in questo impegno.  

La diaspora kosovara in Svizzera ha recentemente assegnato al capo del DFAE il Premio Diaspora.  In seguito alla pubblicazione del Rapporto Marty, questo momento non è opportuno per la consegna di tale premio. La cerimonia, prevista per martedì 21 dicembre 2010, è dunque rimandata.  


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