Berna, Comunicato stampa, 30.09.2009

In data odierna la Svizzera e l'UE hanno firmato a Bruxelles l'accordo complementare che disciplina le modalità di partecipazione della Svizzera all'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (FRONTEX). Di conseguenza la via per la partecipazione della Svizzera a FRONTEX è ora spianata. In linea di massima, la Svizzera collabora alle attività coordinate da FRONTEX su base volontaria e secondo i propri interessi e capacità.

L'anno scorso, il Consiglio federale e il Parlamento avevano già approvato la trasposizione e l'applicazione del regolamento comunitario che istituisce FRONTEX e del regolamento che istituisce le squadre di intervento rapido alle frontiere (RABIT). Dato che, in vista della cooperazione concreta tra la Svizzera e FRONTEX, bisognava chiarire alcuni dettagli, si è reso necessario un accordo complementare. Con la firma in data odierna a Bruxelles di questo accordo complementare, che fissa le modalità di partecipazione all'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea, la Svizzera può ora aderire a FRONTEX. Secondo stime, il contributo finanziario della Svizzera oscillerebbe mediamente dai 2,3 ai 2,7 milioni di franchi l'anno.

L'Agenzia si prefigge di semplificare l'applicazione delle misure attuali e future nell'ambito della sorveglianza delle frontiere esterne degli Stati membri dell'UE. Tuttavia, essa si occupa unicamente del coordinamento di tali operazioni e non della loro esecuzione. Tale compito compete al rispettivo Paese.

La partecipazione alle attività coordinate da FRONTEX avviene su base volontaria e secondo gli interessi e le capacità della Svizzera. Quale Paese senza sbocchi marittimi, per la Svizzera sono in generale più importanti le operazioni effettuate alle frontiere esterne aeree (aeroporti internazionali) e talvolta anche quelle alle frontiere esterne terrestri rispetto a quelle presso le frontiere esterne marittime. In Svizzera, la cooperazione con FRONTEX è di competenza del Corpo delle guardie di confine.

Uno strumento essenziale per la protezione delle frontiere esterne è rappresentato dai cosiddetti Rapid Border Intervention Teams (RABIT). Con l'adesione a FRONTEX, la Svizzera si impegna a cooperare, su richiesta, alle attività di tali squadre di intervento rapido. Per le operazioni RABIT, la Svizzera mette a disposizione da due a quattro persone, perlopiù specialisti (consulenti in materia di documenti, esperti di veicoli). La Svizzera può però far valere ragioni per non partecipare a un'operazione RABIT (p. es. esigenze d'esercizio a livello nazionale).

Nell'ambito di FRONTEX, la Svizzera si era limitata finora al ruolo di osservatrice e partecipava alle operazioni ad hoc (p. es. Euro 2008, voli di rimpatrio coordinati da FRONTEX).


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Ultima modifica 19.07.2023

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