Berna, Comunicato stampa, 23.03.2009

Dal 13 al 18 marzo una delegazione svizzera si è recata in Vietnam per il settimo ciclo del dialogo sui diritti umani e sulle organizzazioni internazionali. Le visite riguardavano i ministeri e i rappresentanti del partito comunista vietnamita e della società civile.

La delegazione svizzera ha avuto l’occasione di farsi un’idea sul posto dei recenti sviluppi della situazione dei diritti umani. La buona disponibilità da parte degli interlocutori vietnamiti ha consentito uno scambio proficuo. 

Oggetto dei colloqui nell’ambito del dialogo sono stati il Consiglio dei diritti umani dell’ONU, la pena di morte, la Corte internazionale di giustizia, nonché la libertà d’espressione e di religione. Per quanto riguarda l’esame attualmente in corso della situazione dei diritti umani in Vietnam da parte del Consiglio dei diritti umani, la delegazione svizzera ha riferito sulle esperienze maturate in Svizzera con la nuova procedura di riesame periodico universale (UPR). Essa si è inoltre impegnata affinché il Vietnam emani una moratoria sull’esecuzione delle pene e pubblichi statistiche sull’applicazione della pena di morte. Entrambe le delegazioni hanno esposto la posizione dei rispettivi governi in merito alla tutela della libertà d’opinione nel contesto del mantenimento della sicurezza nazionale e della diffamazione delle religioni. La delegazione vietnamita ha altresì riferito sui recenti colloqui avuti con il Vaticano in merito alla normalizzazione delle relazioni bilaterali, facendo il punto della situazione per quanto concerne l’eventuale adesione allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Fin dall’inizio del ciclo del dialogo, la Svizzera aveva chiesto informazioni sulle condizioni dei detenuti. 

Da parte sua, la delegazione vietnamita si è informata in merito alla legge sugli stranieri e alla legge sull’asilo svizzere, nonché sulla posizione della Svizzera nei confronti della ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione dei lavoratori migranti. 

È stato inoltre discusso il prosieguo della cooperazione per quanto riguarda la ratifica della Convenzione ONU contro la tortura, la protezione dei detenuti, i diritti delle donne e la garanzia dei diritti delle minoranze.   

Il programma è stato completato con la visita di un progetto della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) per la lotta contro la violenza domestica nella provincia di Ninh Binh. L’impegno della DSC in Vietnam ha contribuito in notevole misura a sollevare un velo sul tabù della violenza domestica.


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