Articolo, 30.04.2014

La Svizzera continua a sostenere i Paesi meno avanzati nell’ambito della cooperazione internazionale. Il 30 aprile 2014 il Consiglio federale ha deciso di destinare in totale ulteriori 1,32 miliardi di franchi all’Associazione internazionale per lo sviluppo (IDA) della Banca mondiale e al Fondo africano di sviluppo (AfDF), parte dei quali da investire in misure per la riduzione del debito.

La Svizzera è un partner di lunga data dell'IDA e dell'AfDF. I due fondi, costituiti rispettivamente presso la Banca mondiale e la Banca africana di sviluppo, consentono ai Paesi a basso reddito che hanno un accesso limitato ai mercati di capitali di ottenere prestiti a condizioni agevolate. Permettono inoltre di fornire assistenza tecnica ed erogare contributi a fondo perduto per progetti di sviluppo. Ogni tre anni gli Stati membri stanziano nuovi mezzi per la ricostituzione dell'IDA e dell'AfDF.

Il Consiglio federale ha deciso di partecipare con 753 milioni di franchi alla diciassettesima ricostituzione dell'IDA, mentre per la tredicesima ricostituzione dell'AfDF ha autorizzato pagamenti per complessivi 208 milioni di franchi. La Svizzera ha così aumentato la sua quota di partecipazione dal 2,1 al 2,3 per cento per l'IDA e dal 2,5 al 3 per cento per l'AfDF.

Questo maggiore impegno della Svizzera avviene nel quadro dell'aumento dell'aiuto pubblico allo sviluppo, che nel 2012 il Parlamento ha deciso di portare allo 0,5 per cento del reddito nazionale lordo. Con questa decisione il Consiglio federale riconosce i buoni risultati ottenuti attraverso i due fondi e la loro conformità alle priorità di sviluppo strategiche della Svizzera definite nel messaggio concernente la cooperazione internazionale 2013-2016.

Nei prossimi anni, l'IDA si concentrerà sulle attività volte a promuovere una crescita economica socialmente equilibrata, sulle misure contro i cambiamenti climatici e le loro ripercussioni, sul sostegno agli Stati più fragili e sulle questioni di genere. I mezzi dell'AfDF saranno impiegati negli ambiti infrastrutture, promozione del settore privato, sicurezza alimentare, rafforzamento della governance oltre che, sempre più spesso, in situazioni critiche.

Nel contempo, la Svizzera continua a partecipare all'iniziativa internazionale per la riduzione del debito MDRI (Multilateral Debt Relief Initiative). L'iniziativa prevede, per i Paesi meno avanzati che sono eccessivamente indebitati e che dimostrano di attuare specifiche riforme, la progressiva cancellazione del debito nei confronti dell'IDA, dell'AfDF e del Fondo monetario internazionale (FMI). Il mancato rimborso dei prestiti viene compensato dagli Stati donatori come la Svizzera. Il Consiglio federale ha stanziato contributi MDRI destinati all'IDA e all'AfDF per 361 milioni di franchi.

Le attività sostenute con i fondi multilaterali di sviluppo sono uno strumento fondamentale ed efficace della cooperazione internazionale. Dal 2003 al 2013, ad esempio, grazie all'IDA è stato possibile vaccinare quasi 600 milioni di bambini e assicurare l'assistenza prenatale a 195 milioni di donne e altre importanti prestazioni mediche a 117 milioni di persone. Sempre i mezzi dell'IDA dal 2002 al 2013 hanno garantito a 123 milioni di persone l'accesso all'acqua potabile e hanno permesso di formare o assumere 3,5 milioni di insegnanti e di costruire o ripristinare 116 000 km di strade.

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Daniel Birchmeier,
responsabile Cooperazione multilaterale SECO,
tel. 058 464 08 19

Olivier Bürki,
responsabile divisione Istituzioni globali DSC,
tel. 058 462 86 09

Ultima modifica 19.07.2023

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