La Svizzera e l’Ucraina intrattengono buone e diversificate relazioni diplomatiche dalla proclamazione dell’indipendenza di quest’ultima nel 1991. La prima visita a livello presidenziale è avvenuta nel luglio del 2022 quando Simonetta Sommaruga si è recata nel Paese. Con l’Ukraine Recovery Conference, che si è tenuta a Lugano il 4 e il 5 luglio del 2022, i contatti bilaterali sono diventati ancora più stretti.
Relazioni bilaterali
Priorità delle relazioni diplomatiche
La politica della Svizzera in Ucraina riguarda vari ambiti ma si concentra in particolare su due priorità: il sostegno al processo di riforma e la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto. Prima dell’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina, l’attenzione era rivolta alla promozione della stabilità e della prosperità attraverso la cooperazione tecnica ed economica, la politica di pace e l’aiuto umanitario. Dopo l’aggressione militare, la Svizzera si impegna maggiormente per la sovranità e l’integrità territoriale del Paese. Oltre alle relazioni bilaterali viene data grande importanza anche alla cooperazione nel contesto multilaterale: l’Ucraina e la Svizzera lavorano insieme, per esempio, nel gruppo di voto diretto dalla Svizzera all’interno della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS).
Ukraine Recovery Conference (URC2022) in Svizzera
All’inizio del 2022 la Svizzera e l’Ucraina hanno deciso di adeguare il nome e gli obiettivi della conferenza sulla riforma ucraina (URC), che si tiene ogni anno dal 2017. Il 4 e il 5 luglio 2022 si è svolta dunque a Lugano la Ukraine Recovery Conference (URC2022), incentrata sulla ricostruzione e organizzata al posto della quinta conferenza sulla riforma prevista prima dell’aggressione russa. La ricostruzione dell’Ucraina richiederà un processo politico e diplomatico ampiamente condiviso. Ed è proprio questo processo che la Svizzera e l’Ucraina hanno avviato a Lugano. Sono stati discussi in particolare il piano di ricostruzione e di sviluppo dell’Ucraina, nonché i contributi di partner internazionali. Alla fine della conferenza la Svizzera e l’Ucraina, insieme ai partner partecipanti, hanno adottato la Dichiarazione di Lugano, che costituisce il quadro per il processo politico di ricostruzione e contiene i principi di Lugano come parametri comuni per il futuro.
Cooperazione economica
Fino al 24 febbraio 2022 le relazioni economiche bilaterali si sono sviluppate positivamente. L’Ucraina era un’economia dinamica, interessante e con un grande potenziale, che nonostante l’elevata necessità di riforme ha attirato grandi investimenti svizzeri (nel 2020 la Svizzera era il terzo investitore in ordine di importanza con un volume di scambi di 3,1 mia. USD; nel 2021 il volume di scambi era di 831 mio. CHF).
Tuttavia, oggi l’incertezza generale e l’incertezza sullo sviluppo economico sono grandi. Le previsioni economiche a lungo termine sono molto difficili al momento attuale e ciò rappresenta una sfida anche per il settore privato svizzero, che finora ha avuto una forte presenza sul mercato ucraino.
Informazioni sul Paese, Segreteria di Stato dell’economia SECO
Cooperazione nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione
La Strategia internazionale della Svizzera nel settore dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI), approvata dal Consiglio federale, afferma che la politica svizzera in questi ambiti si basa sulla promozione dell’autonomia, dell’eccellenza, della creatività, della concorrenza e della capacità innovativa delle istituzioni svizzere. Così facendo, la Confederazione crea condizioni quadro permanenti che favoriscono attività indipendenti e una cooperazione bottom up tra gli attori ERI svizzeri nel contesto internazionale.
Il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) ha sviluppato una serie di programmi di ricerca all’interno dei quali è possibile richiedere finanziamenti per progetti specifici. Uno degli obiettivi dell’FNS è promuovere relazioni più strette tra la comunità di ricercatrici e ricercatori svizzeri e le reti internazionali, utilizzando vari strumenti di finanziamento.
Le ricercatrici e i ricercatori come anche le artiste e gli artisti provenienti dall’Ucraina possono candidarsi per una borsa di studio d’eccellenza della Confederazione Svizzera presso la SEFRI.
Borse d’eccellenza della Confederazione Svizzera per ricercatori e artisti stranieri SEFRI
Giovani professionisti, Segreteria di Stato della migrazione SEM
Pace e diritti umani
Nel contesto dell’aggressione militare russa la Svizzera si adopera per il dialogo, la protezione della popolazione civile, la lotta contro l’impunità e il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Ciò avviene attraverso la cooperazione con organi governativi e organizzazioni locali e internazionali. L’obiettivo del programma di politica di pace, che è stato adeguato dopo il 24 febbraio, è assistere i partner in Ucraina che devono affrontare questioni complesse, come la gestione delle persone scomparse, e promuovere un approccio di giustizia che tenga conto delle voci delle vittime.
Cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario
Il programma di cooperazione 2020–2023 rafforza ulteriormente l’impegno svizzero in Ucraina. La Svizzera promuove lo Stato di diritto attraverso istituzioni democratiche e una crescita economica sostenibile. Il suo sostegno si concentra principalmente sui quattro settori elencati di seguito.
- Pace, protezione e istituzioni democratiche
- Città sostenibili
- PMI e competitività
- Salute
Il programma di cooperazione svizzero 2020–2023 per l’Ucraina prevede spese per circa 108 milioni CHF a supporto di programmi attuati dalla DSU, dalla DSC (aiuto umanitario e cooperazione con l’Europa dell’Est) e dalla SECO.
Scambi culturali
La Svizzera stanzia 750’000 CHF per progetti a favore della protezione del patrimonio culturale dell’Ucraina. È anche possibile sostenere progetti di custodia temporanea e di conservazione in Svizzera di beni minacciati. L’Associazione dei musei svizzeri ha stanziato fondi per i musei svizzeri che operano a favore dell’Ucraina. La Svizzera contribuisce a fondi e progetti di organizzazioni internazionali per la protezione del patrimonio culturale ucraino in pericolo. Ha versato 140’000 CHF alla Fondazione Bibliomedia svizzera, che è attiva nel campo della promozione della lettura, per mettere a disposizione della popolazione ucraina in Svizzera una collezione di libri in ucraino.
Le svizzere e gli svizzeri in Ucraina
In base alla Statistica sulle Svizzere e sugli Svizzeri all’estero, il 24 febbraio 2022, prima dell’aggressione militare della Russia, in Ucraina risiedevano 258 persone con cittadinanza svizzera.
Storia delle relazioni bilaterali
I contatti tra la Svizzera e l’Ucraina risalgono al tempo degli zar. Il territorio dell’attuale Ucraina diventa una destinazione per molti emigranti svizzeri. Da queste migrazioni ha origine, oltre 200 anni fa, la colonia «Zürichtal» sulla penisola di Crimea. Di poco successiva è Shabo, una colonia nei dintorni di Odessa fondata da viticoltori provenienti dalla Svizzera occidentale. Nel tardo diciannovesimo secolo molti caffè e pasticcerie di Kyïv (Kiev), Odessa e Kharkiv sono di proprietà di pasticceri grigionesi.
La Svizzera riconosce l’indipendenza dell’Ucraina il 23 dicembre 1991. Immediatamente dopo tale riconoscimento Berna e Kyïv aprono ambasciate nel territorio della controparte. Nel 1993 sono accreditati l’ambasciatore svizzero a Kyïv e l’ambasciatore ucraino a Berna. Dal 1992 a oggi Svizzera e Ucraina hanno firmato molti accordi di cooperazione che coprono diversi ambiti.