La Svizzera condanna fermamente le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani da parte dei membri dell'ISIS. I soprusi commessi nei confronti della popolazione civile sono inaccettabili. La Svizzera ricorda che gli attacchi generalizzati o sistematici contro la popolazione civile possono essere costitutivi di crimini contro l'umanità.
La Svizzera condanna anche l'uso di trattamenti crudeli, inumani e degradanti, di cui sono vittime soprattutto le donne. Tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto internazionale umanitario e proteggere i civili.
La situazione umanitaria in Siria e in Iraq è drammatica. La Svizzera è intervenuta rapidamente, offrendo assistenza materiale alle vittime.
Budget dell'aiuto umanitario della Confederazione:
• crisi siriana: da marzo 2011, 105 milioni di franchi, di cui oltre la metà versati per l'assistenza in Siria;
• crisi in Iraq: dal 2013, 14 milioni di franchi, di cui 3,7 milioni nel giugno 2014 più 50 tonnellate di materiale di assistenza umanitaria per l'inverno a fine settembre;
• otto esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario distaccati nella regione per sostenere le agenzie dell'ONU (di cui tre in Iraq e due in Siria, due in Libano e uno in Turchia).
La Svizzera continuerà, nel limite delle sue possibilità, a fornire un sostegno umanitario alle popolazioni delle regioni interessate. Tenuto conto del moltiplicarsi delle crisi umanitarie registrate nel 2014 (Siria, Iraq, Sudan del Sud, Repubblica centrafricana, crisi a cui si deve aggiungere l'epidemia di ebola, la guerra a Gaza e il conflitto in Ucraina), il DFAE valuta attualmente le esigenze.
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