Le ordinanze svizzere sulle sanzioni sono concepite in modo tale da non ostacolare le attività umanitarie. Tuttavia, era importante creare maggiore chiarezza per gli attori umanitari. Con la decisione del 13 agosto 2025 il Consiglio federale rafforza la protezione delle attività umanitarie nelle relative ordinanze derivanti da sanzioni dell’Unione europea (UE). Le nuove disposizioni prevedono ampie deroghe umanitarie, come quelle già introdotte dal Consiglio federale nel 2023 nelle ordinanze sulle sanzioni basate sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU).
Questa decisione è in linea con la tradizione umanitaria della Svizzera e con il suo impegno di lunga data nel proteggere le attività umanitarie in contesti colpiti da sanzioni.
In parallelo, il Consiglio federale ha uniformato e precisato diverse misure nel settore delle sanzioni finanziarie che concernono in particolare le disposizioni sull’accredito di averi su conti bloccati e gli obblighi di notifica. Le modifiche riguardano le ordinanze sulle sanzioni concernenti la Bielorussia, il Burundi, il Guatemala, la Guinea, la Guinea-Bissau, l’Iran, la Moldova, il Myanmar, il Nicaragua, la Siria, l’Ucraina, il Venezuela, lo Zimbabwe, le persone e le organizzazioni che sostengono Hamas o la Jihad palestinese.
Link:
La Svizzera applica una deroga umanitaria ai regimi di sanzioni dell’ONU (26 aprile 2023) news.admin.ch/it/nsb?id=94589
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: gli aiuti umanitari devono poter aiutare le popolazioni colpite, anche sotto regime di sanzioni dell’ONU (6 dicembre 2024) news.admin.ch/it/nsb?id=103466
Ordinanza concernente l’armonizzazione di ordinanze sulle sanzioni
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