Durante l’incontro guidato del consigliere federale Ignazio Cassis e alla presenza dell’Ucraina, il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha discusso della protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhya. «Siamo consapevoli dei rischi che incorrono quando una centrale nucleare si trova in una zona di guerra. È nostro dovere proteggere la popolazione civile», ha dichiarato il consigliere federale Cassis a New York. Durante l’incontro, il Direttore generale dell'AIEA Grossi ha presentato al Consiglio cinque principi per la protezione della centrale nucleare nel sud-est dell'Ucraina:
1. nessun attacco di alcun tipo da o contro la centrale nucleare;
2. nessun deposito o stazionamento di armi pesanti o truppe presso la centrale;
3. nessuna minaccia alla fornitura di energia esterna;
4. protezione di tutti i sistemi necessari per il funzionamento sicuro della centrale da attacchi o atti di sabotaggio;
5. nessuna azione che comprometta questi principi.
Durante l'incontro, la Svizzera ha ribadito la condanna dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina e di qualsiasi attacco contro le infrastrutture civili. La Svizzera ha nuovamente chiesto alla Russia di ritirare le proprie truppe dal territorio ucraino. Ha accolto inoltre con favore l'impegno dell'AIEA a proteggere le centrali nucleari civili in Ucraina e ha invitato tutti i membri del Consiglio a sostenere i cinque principi proposti dall'AIEA per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhya. Il consigliere federale Cassis ha invitato in particolare la Russia e l'Ucraina ad attuare pienamente questi cinque principi.
In consultazione con l'AIEA e con gli altri membri del Consiglio, la diplomazia svizzera ha lavorato nelle ultime settimane per garantire lo svolgimento dell'incontro odierno. La Svizzera ha ricordato che la protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhya è una questione di rispetto del diritto umanitario internazionale. Il rispetto e la promozione di questo diritto sono una priorità per la Svizzera e un pilastro dei suoi buoni uffici.
«Proteggere la popolazione civile: è questo l’impegno che ci ha guidati nel corso della presidenza del Consiglio», ha sottolineato Ignazio Cassis.
L'incontro di oggi è tematicamente legato alle priorità del Consiglio federale per il seggio della Svizzera al Consiglio di sicurezza. Durante il mese di presidenza, diversi incontri sono stati infatti presieduti da membri del Consiglio federale. Il 3 e 4 maggio, il consigliere federale Ignazio Cassis ha presieduto un dibattito sulla fiducia reciproca e una riunione sulla cooperazione tra l'ONU e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Il 23 maggio, il presidente della Confederazione Alain Berset ha sottolineato in Consiglio che la protezione dei civili nei conflitti armati non deve essere solo discussa, ma deve venir sempre più attuata nella pratica. La consigliera federale Viola Amherd ha invece presieduto il 25 maggio una sessione sul finanziamento di missioni di pace in Africa. La sessione del 30 maggio si concentra sulla protezione dei civili dai disastri nucleari. Con questi e altri incontri tematici, il Consiglio federale è sulla buona strada per attuare le sue priorità. Nel complesso, la Svizzera trae una conclusione positiva da questa prima presidenza del Consiglio.
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Informazioni supplementari:
Cinque principi per garantire la sicurezza nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, AIEA (Direttore generale dell'AIEA Rafael Grossi) (EN)
Discorso del Consigliere federale Ignazio Cassis
Presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza dell’ONU
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