Con il prolungamento della soluzione transitoria il Consiglio federale permette ai cittadini svizzeri di continuare a partecipare in maniera indiretta a Erasmus+, il programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Gli studenti, gli apprendisti e i professionisti con qualsiasi titolo formativo potranno ancora prendere parte alle attività europee di mobilità, mentre gli istituti formativi potranno continuare ad associarsi a progetti di cooperazione con partner europei.
Nel contempo il Consiglio federale seguirà gli sviluppi nelle relazioni tra la Svizzera e l’UE e ne terrà conto per impostare la strategia di lungo termine per la promozione della mobilità internazionale nella formazione a partire dal 2018.
Le informazioni necessarie per partecipare ai programmi nel 2017 verranno pubblicate in tempo utile, prima dell’inizio della procedura di selezione. La Confederazione e i Cantoni hanno affidato alla Fondazione svizzera per la promozione degli scambi e della mobilità (FPSM) il compito di realizzare la promozione degli scambi e della mobilità a livello nazionale e internazionale dal 1° gennaio 2017. Fino alla fine del 2016 i lavori in corso saranno portati avanti dalla Fondazione ch per la collaborazione confederale, che continuerà a operare su mandato della Confederazione.
La soluzione transitoria 2014–2016 per Erasmus+ si era resa necessaria dopo il voto sull’iniziativa popolare contro l’immigrazione di massa, in seguito al quale l’UE aveva deciso di sospendere i negoziati per l’adesione al programma e di retrocedere la Svizzera allo status di Paese terzo dal 26 febbraio 2014.
Indirizzo per domande:
Jérôme Hügli, responsabile di progetto SEFRI,
Cooperazione internazionale in materia di formazione e di qualifiche professionali,
tel. +41 58 465 86 73