La Svizzera e la Mongolia hanno in comune molto più di quanto si potrebbe immaginare: aree montane impervie, attaccamento alle tradizioni e alla cultura e un’affinità rivendicata con la natura. Ma i due Paesi sono anche molto diversi, per esempio se pensiamo che più di un quarto dei mongoli vive sotto la soglia di povertà.

È per questo che la DSC opera in Mongolia da dieci anni. Le sue attività nel Paese mirano a migliorare il livello di vita della popolazione locale e a rafforzare la partecipazione dei cittadini ai processi politici.

All’interno di una jurta

L’esposizione «AARUUL und JUSTISTALER» presenta fotografie di assoluta bellezza disposte all’interno di una jurta tradizionale mongola. Scattate in Svizzera e in Mongolia, le immagini giocano sapientemente sulle affinità culturali ed estetiche dei due Paesi e raccontano a modo loro la relazione di cooperazione che hanno intrecciato.

L’esposizione «AARUUL und JUSTISTALER» può essere visitata a Gossau su invito del gruppo di jodel «Alpsteinblick». Sabato 18 aprile il gruppo darà un concerto, organizzato insieme ad alcuni musicisti mongoli del gruppo «Domog». Per l’occasione, Felix Fellmann, direttore dell’Ufficio di cooperazione della DSC in Mongolia dal 2008 al 2013, parlerà della sua esperienza e risponderà alle domande del pubblico.

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