I 26 Cantoni sono elementi costitutivi della Confederazione Svizzera, dispongono di ampie competenze e sono quindi associati all’elaborazione della politica europea della Svizzera quando vengono toccati i loro interessi. I Cantoni definiscono le proprie posizioni in seno alla Conferenza dei governi cantonali (CdC), che a sua volta dispone di un rappresentante alla Missione della Svizzera presso l’UE.
La partecipazione dei Cantoni alla politica estera è ancorata nella Costituzione federale, il cui articolo 55 stabilisce che i Cantoni «collaborano» alla preparazione delle decisioni di politica estera «che toccano le loro competenze o i loro interessi essenziali». La Confederazione deve quindi «informarli» e «consultarli». Al parere dei Cantoni è dato «particolare» rilievo nei settori che toccano le loro competenze. In pratica, i Cantoni sono consultati sui progetti di mandati in vista di negoziati internazionali e i loro esperti siedono nelle delegazioni che difendono gli interessi svizzeri.
A dimostrazione di tale partecipazione, i Cantoni hanno vari rappresentanti in seno all’Amministrazione federale e dispongono anche di un incaricato dell’informazione presso la Missione svizzera, che ha l’incarico di garantire il seguito delle relazioni bilaterali nei settori che riguardano da vicino o da lontano gli interessi dei Cantoni. Fiscalità (in Svizzera sono i Cantoni a prelevare le imposte), cooperazione di polizia (Schengen; la polizia è un ambito sovrano dei Cantoni), libera circolazione delle persone, formazione, energia: il ventaglio è ampio e la politica europea della Svizzera tocca le competenze cantonali in molti ambiti.
La voce dei Cantoni
Gli «occhi» e le «orecchie» dei Cantoni in seno alla Missione e all’Amministrazione federale fanno rapporto alla Conferenza dei governi cantonali, che ha sede a Berna. Si tratta di una piattaforma di cooperazione che, come indica il nome, riunisce i rappresentanti politici degli esecutivi dei 26 Cantoni. Ognuno di loro, grande o piccolo, dispone di un seggio. Nel corso degli anni la CdC è diventata l’interlocutrice naturale dei Cantoni nei confronti del Governo federale, soprattutto sulle questioni di politica europea. La partecipazione dei Cantoni è un elemento essenziale del federalismo, che permette ai governi cantonali di far sentire la propria voce e contribuisce a consolidare le decisioni di politica estera del Consiglio federale, sia sul fronte interno che su quello esterno.