Il programma dello Zürcher Theater Spektakel di quest’anno farà conoscere al pubblico svizzero produzioni teatrali provenienti da vari Paesi. La DSC sostiene le rappresentazioni di artisti dal Sud e dall’Est del mondo, tra cui: 

«Hearing» (prima europea/Rote Fabrik, 19–21 agosto)

Prima europea per «Hearing», la nuova produzione di Amir Reza Koohestani. Un gruppo di donne presenta uno spaccato di vita quotidiana iraniana, avvincente come un giallo. 

«(Un)official Language» (prima rappresentazione, Rote Fabrik/Aktionshalle,
8–10 agosto)

Panaibra Gabriel Canda, dal Mozambico, presenta a Zurigo la prima di «(Un)official Language»: viaggio in compagnia della famosa cantante jazz portoghese Maria João alla scoperta della distanza tra il linguaggio del sentimento e quello della ragione. 

«The Last Attitude» (prima europea, Nord, 06–08 agosto)

Durante la loro infanzia le due ballerine sudafricane Mamela Nyamza e Nelisiwe Xaba sognavano il tutù. Oggi capovolgono la situazione e, in «The Last Attitude», analizzano con ironia e acutezza questa forma di danza classica, che, non solo in Sudafrica, rappresenta la quintessenza dell’alta cultura elitaria europea. 

«Host» (Rote Fabrik, Fabriktheater, 06–09 agosto)

Nelle Short Pieces l’artista filippina Eisa Jocson ha già dato prova per ben due volte di grande intelligenza e di straordinarie doti di performer. Nel programma principale «Host» presenterà la terza parte della sua trilogia sull’industria dello spettacolo filippina, incentrata sulle donne filippine che si fanno sfruttare come geishe nell’industria dello spettacolo giapponese. 

Short Pieces (Primi spettacoli/Rote Fabrik 13–15 agosto).

Nella categoria Short Pieces otto giovani artisti e artiste si esibiscono in brevi performance e work in progress di danza e teatro. Ci saranno tra l’altro Cie. Désir Collectif dal Burkina Faso, Viktoriya Myronyuk dall’Ucraina, Alexandre Paulikevitch dal Libano, Venuri Perera dallo Sri Lanka, Choy Ka Fai & Riantoda da Singapore e Indonesia e Mallika Taneja dall’India.