La promozione della pace e della sicurezza sono priorità della politica estera della Svizzera. In occasione del suo intervento alla Conferenza, Didier Burkhalter insisterà sulla necessità di rafforzare il regime di non proliferazione delle armi nucleari e di accelerare l’attuazione del piano d’azione del TNP, concluso nel 1968 e a cui la Svizzera ha aderito nel 1977.
Al termine della Conferenza un documento finale dovrebbe riconfermare gli accordi precedenti, ma anche tracciare una via ambiziosa e realistica per progredire nell’ambito dei tre pilastri del Trattato, ossia la non proliferazione nucleare, il disarmo e la cooperazione sull’impiego pacifico dell’energia nucleare.
Lunedì il capo del Dipartimento federale degli affari esteri lascerà New York per recarsi a Belgrado dove parteciperà, martedì, a una riunione dei ministri degli affari esteri dei membri della troika dell’OSCE (Serbia, Svizzera e Germania).
Al centro delle discussioni tra Didier Burkhalter, Ivica Dacic e Frank-Walter Steinmeier vi saranno soprattutto il ruolo dell’OSCE nella crisi ucraina, il rafforzamento della missione speciale di osservazione dell’OSCE sul campo, l’attuazione dell’accordo di Minsk, le prospettive per i prossimi mesi e il funzionamento dell’OSCE nell’ambito della crisi ucraina.
Informazioni supplementari:
Disarmo e non proliferazione
Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE)
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