Lo strumento principale continuerà a essere la visita di verifica in loco da parte di un gruppo di esperti nei singoli Paesi Schengen; come novità, tali visite potranno essere effettuate anche senza preavviso. Il gruppo di esperti, composto da rappresentanti degli Stati Schengen e della Commissione europea, redigerà una relazione sui risultati delle verifiche in loco. Gli Stati Schengen potranno successivamente, nell'ambito di una decisione del Consiglio, indirizzare allo Stato valutato raccomandazioni concrete per colmare le eventuali lacune riscontrate. Lo Stato interessato dovrà infine pianificare provvedimenti e fornire regolarmente informazioni sulla loro attuazione.
Gli Stati Schengen restano i principali responsabili delle procedure di valutazione. Alla Commissione europea è ora assegnata una funzione di coordinamento, ma tutte le decisioni richiedono l'approvazione degli Stati Schengen come in passato. Il meccanismo continua quindi a basarsi su valutazioni tra pari.
Indirizzo per domande:
Bernard Dubey, Ufficio federale di giustizia UFG, tel. +41 58 465 40 52