Consiglio di sicurezza dell’ONU: sfruttare il potenziale della scienza al servizio della pace e della sicurezza

Comunicato stampa, 17.05.2024

Il 17 maggio 2024 la Svizzera ha organizzato un incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per rafforzare l’interazione tra questo organo e la comunità scientifica. Coinvolgere la scienza nel processo decisionale del Consiglio ha il potenziale di promuovere la fiducia reciproca e di contribuire alla prevenzione dei conflitti. La costruzione di una pace sostenibile è una priorità dell’Esecutivo nell’ambito della partecipazione della Svizzera al Consiglio nel biennio 2023–2024.

L’incontro informale organizzato dalla Svizzera in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU si è concentrato sull’intensificazione della cooperazione tra quest’ultimo e la comunità scientifica. Lo scopo è utilizzare le conoscenze per prevenire i conflitti e garantire la pace. Sullo sfondo di sfide globali interconnesse – cambiamenti climatici, pandemie, crisi economiche e conflitti – la scienza può sostenere il processo decisionale del Consiglio di sicurezza dell’ONU e contribuire all’adempimento del suo mandato al servizio della pace e della sicurezza nel mondo. Secondo il Geneva Science and Diplomacy Anticipator (GESDA), che oggi ha informato il Consiglio di sicurezza al riguardo, questo obiettivo può essere conseguito identificando modelli e traendo insegnamenti tramite la raccolta di dati e l’analisi delle pratiche di promozione della pace. Si creano così le basi per anticipare nuovi conflitti, grazie all’identificazione dei primi segnali di allarme, e per formulare raccomandazioni e opzioni su come risolverli e prevenirli nonché mediare tra le parti coinvolte.

In un’epoca in cui il numero di conflitti ha toccato un nuovo record dalla Seconda guerra mondiale, la comunità internazionale deve ottimizzare i propri strumenti per promuovere la fiducia reciproca tra gli Stati e una pace duratura. Coinvolgendo la scienza e la diplomazia scientifica si può ripristinare la fiducia e promuovere la pace. Conoscenze condivise basate su fondamenti scientifici possono infatti fornire una base per una comprensione collettiva delle sfide globali.

Un quadro normativo rispettato da tutti rafforza non solo la fiducia, ma anche la prevedibilità, e in questo la scienza svolge un ruolo importante: «scienza e nuove tecnologie ci offrono l’opportunità di anticipare e comprendere meglio i rischi di oggi e le opportunità di domani», ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis al Consiglio di sicurezza a New York il 3 maggio 2023.

Secondo la Strategia di politica estera 2024–2027 della Svizzera, la scienza può dare un contributo fondamentale agli sforzi diplomatici nel contesto dei buoni uffici, della promozione della pace e delle organizzazioni internazionali. Nelle classifiche internazionali relative ai settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione, il nostro Paese si colloca ai vertici, e ciò crea ottime condizioni per la sua diplomazia scientifica: questa concorre anche a rafforzare il profilo internazionale e la competitività degli attori svizzeri negli ambiti della formazione, della ricerca e dell’innovazione, e a sostenere l’attuazione di progetti di cooperazione in tutto il mondo.


Informazioni supplementari:

Dichiarazione della Svizzera sullo sfruttamento del potenziale della scienza per la pace e la sicurezza, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 17.05.2024 (fr, en)
Articolo di attualità: Intervista al GESDA e al PFZ sul potenziale della scienza al servizio della pace e della sicurezza
Di cosa si occupa la Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU?


Indirizzo per domande:

Comunicazione DFAE
Palazzo federale ovest
CH-3003 Berna
Tel. Servizio stampa: +41 58 460 55 55
E-Mail: kommunikation@eda.admin.ch
Twitter: @EDA_DFAE


Editore

Dipartimento federale degli affari esteri