Con un importo di 1,257 miliardi di franchi, la Svizzera sostiene la Bulgaria, l'Estonia, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Romania, la Repubblica slovacca, la Slovenia, la Repubblica ceca, l'Ungheria e Cipro, partecipando alla cancellazione delle disparità economiche e sociali all'interno dell'UE e consolidando i propri rapporti con tutta l'UE, e in particolare con i 12 Stati membri più recenti.
Il consigliere federale Didier Burkhalter, nel suo discorso di apertura della Conferenza, si è dichiarato impressionato dalle svolte avvenute in questi Paesi ma anche preoccupato per l'attuale crisi in Europa. Ha sottolineato l'importanza dell'impegno svizzero per l'intensificazione dei rapporti bilaterali con questi Stati UE e per il rafforzamento di valori come la democrazia, i diritti dell'uomo e la protezione dell'ambiente. Il contributo all'allargamento «funziona in modo diretto e autonomo, portando avanti progetti concreti al servizio delle persone», ha dichiarato il consigliere federale Burkhalter.
Ha inoltre dichiarato che pace, sicurezza e benessere in Europa non sono ovvietà, ma obiettivi che richiedono uno sforzo continuo anche nell'interesse della Svizzera, che a tal scopo s'impegna con il proprio contributo all'allargamento. Il consigliere federale Burkhalter ha inoltre affrontato la questione del rinnovo del contributo, sottoposto a verifica a tempo debito, e il cui iter successivo sarà valutato nell'ottica delle relazioni globali tra la Svizzera e l'UE. Il ministro degli esteri della Repubblica ceca, Karel Schwarzenberg, e il ministro delle finanze lettone, Andris Vilks, hanno dichiarato il proprio apprezzamento per tale sostegno e si sono espressi sull'importanza del contributo svizzero all'allargamento per i propri Paesi.
Nel quadro di due eventi paralleli, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) hanno fornito informazioni sulle attività e i risultati raggiunti in cinque Stati partner, documentando con filmati la realizzazione, l'impatto e i beneficiari dei progetti.
Una discussione plenaria sulle possibilità e sulle sfide della collaborazione bilaterale e un giro di domande dal pubblico hanno chiuso la Conferenza annuale. A sette postazioni informative sono stati presentati progetti avviati in gli 12 Stati partner.
Il direttore della DSC Martin Dahinden, nel discorso conclusivo, ha sottolineato come il contributo all'allargamento sia da intendersi come un investimento, e ha ricordato il partenariato creatosi tra le persone e le istituzioni in Svizzera e nei Paesi beneficiari. Si è dichiarato soddisfatto di quanto raggiunto e ha ricordato che la Svizzera non può restare indifferente alle condizioni di vita dell'Europa dell'Est, dichiarando che il loro futuro è anche il nostro.
Durante il loro soggiorno a Berna, il ministro degli esteri ceco e il ministro delle finanze lettone hanno colto l'occasione per effettuare incontri politici bilaterali. Il primo ha svolto un colloquio di lavoro ufficiale con il capo del DFAE Didier Burkhalter (si veda comunicato stampa separato), il secondo ha incontrato il segretario di Stato Michael Ambühl, capo della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI).
Indirizzo in caso di domande:
Informazione DFAE: George Farago, 079 301 70 35
Informazione SECO: Nicole Müller, 031 324 09 10
Informazioni supplementari:
Per maggiori informazioni sulla Conferenza, incl. i filmati e brevi estratti del programma:
Allocuzione: Capo del DFAE Didier Burkhalter (fr, de)
Discorso: Direttore DSC Martin Dahinden (de)
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