Croazia: Firma dell’accordo quadro bilaterale

Articolo, 30.06.2015

Il 30 giugno 2015 la Svizzera e la Croazia hanno firmato un accordo quadro bilaterale. L’accordo regola l’attuazione del contributo svizzero all’allargamento di 45 milioni di CHF concesso alla Croazia. I progetti mirano a ridurre le disparità economiche e sociali in Croazia.

Stefan Estermann, ambasciatore svizzero in Croazia, e Branko Grčić, vice primo ministro e ministro dello sviluppo regionale e dei fondi UE croato.
Stefan Estermann, ambasciatore svizzero in Croazia, e Branko Grčić, vice primo ministro e ministro dello sviluppo regionale e dei fondi UE croato. ©

 

L’accordo quadro definisce sostanzialmente gli obiettivi e l’entità del contributo nonché le principali disposizioni attuative. Sottoscrivendo l’accordo, la Svizzera approva formalmente idee progettuali proposte in precedenza dalla Croazia e discusse con la Svizzera. I partner croati elaboreranno ulteriormente queste idee di progetto ed entro il 31 maggio 2017 dovranno essere approvati da ambo le parti in via definitiva tutti i progetti in Croazia.  


Reintegrazione delle vittime di mine

Sarà fornito sostegno a numerosi progetti nei settori dell’approvvigionamento idrico e della raccolta e dello smaltimento delle acque reflue. Entrambi i Paesi mirano inoltre ad avviare una cooperazione nel campo della ricerca e della formazione professionale. Come per gli altri Paesi partner, anche per la Croazia sono previsti un fondo per le organizzazioni non governative (ONG) e un fondo di partenariato per il rafforzamento della società civile. La Svizzera intende inoltre sostenere la Croazia nell’attività di sminamento delle regioni dilaniate dalla guerra e, in particolare, nella reintegrazione sociale delle vittime di mine. 

Il 1° luglio 2013 la Croazia è diventata il 28° Stato membro dell’Unione europea (UE). Al fine di ridurre le disparità economiche e sociali in seno all’UE allargata, la Svizzera ha deciso di concedere, quale contributo autonomo, un importo pari a 45 milioni di franchi destinato a finanziare vari progetti di cooperazione bilaterale in Croazia. Con il contributo all’allargamento, la Svizzera consolida le proprie relazioni economiche e politiche con la Croazia.

Fondamento giuridico nella legge federale

Con il contributo all'allargamento la Svizzera partecipa alla riduzione delle disparità economiche e sociali presenti nell'UE allargata. Dal 2007, la Svizzera finanzia progetti e programmi per un miliardo di franchi in favore dei dieci Paesi che nel maggio del 2004 hanno aderito all'UE. Bulgaria e Romania, entrate a far parte dell'UE nel 2007, beneficiano di ulteriori 257 milioni di franchi. La legge federale sulla cooperazione con gli Stati dell'Europa dell'Est, approvata dagli elettori svizzeri il 26 novembre 2006, costituisce la base legale del contributo all'allargamento. Su questa base il Parlamento ha autorizzato lo stanziamento dell'apposito credito quadro.

 

Alcuni dati sulla Croazia

Su una superficie grande una volta e mezza la Svizzera vivono circa 4,25 milioni di persone. Le differenze sono molto accentuate all’interno del Paese: sussistono infatti grandi disparità economiche e sociali tra la capitale Zagabria e le regioni costiere dedite al turismo da un lato e il resto del Paese dall’altro, dove le infrastrutture sono tuttora poco sviluppate e le tracce dell’ultima guerra ancora in parte visibili. Negli anni dopo la guerra d’indipendenza (1991-1995) l’economia croata ha fatto registrare una crescita continua fino alla crisi finanziaria internazionale del 2009, anno in cui ha subito un crollo. Da allora l’economia croata è in recessione. Il PIL pro capite a parità di potere d’acquisto raggiunge il 62 per cento della media europea. La disoccupazione, fortemente aumentata dal 2008 in poi, si attestava attorno al 17 per cento alla fine del 2014. In Croazia la metà dei giovani al di sotto dei 25 anni è senza lavoro.