Il Consiglio federale approva i crediti quadro per il tradizionale aiuto ai Paesi dell'Europea dell'Est e il contributo all'allargamento

News locali, 15.12.2006

In occasione della sua seduta odierna, il Consiglio federale ha approvato due crediti quadro: un quarto credito quadro di 650 milioni di franchi per un periodo di quattro anni è destinato a garantire il proseguimento del tradizionale aiuto ai Paesi dell'Europa dell'Est e dell'ex Unione sovietica. Per il contributo all'allargamento ai nuovi Stati membri dell'UE il Consiglio federale ha approvato un credito quadro di un miliardo di franchi.

Torri eoliche in Polonia
Il contributo all'allargamento è concentrato sui settori dell'ambiente, della sicurezza, del buon governo e sul settore della formazione © SECO (Fotolia)

I crediti quadro proposti hanno la loro base legale nella legge federale sulla cooperazione con gli Stati dell'Europa dell'Est, approvata in votazione popolare il 26 novembre 2006. La legge costituisce il fondamento sia per la cooperazione tecnica e finanziaria con gli Stati dell'Europa dell'Est e dell'ex Unione sovietica, sia per il contributo all'allargamento destinato a ridurre le disparità sociali e economiche nell'UE allargata.

Per il tradizionale aiuto ai Paesi dell'Europea dell'Est il Consiglio federale chiede al Parlamento di stanziare un quarto credito quadro di un importo di 650 milioni di franchi per almeno quattro anni. La promozione di strutture democratiche e improntate all'economia di mercato e la creazione di istituzioni solide rappresentano il perno di tale aiuto. Nonostante importanti passi di riforma, la transizione nell'Europa sud-orientale e nei Paesi dell'ex Unione sovietica non è ancora giunta a termine.

Nella stessa seduta il Governo ha approvato, a destinazione delle Camere federali, un credito quadro di un miliardo di franchi destinato a ridurre le disparità economiche e sociali nell'Unione europea allargata (contributo all'allargamento). Si tratta di un credito d'impegno della Confederazione per un periodo di cinque anni. Secondo le stime più recenti, i pagamenti con incidenza sul preventivo si estenderanno su dieci anni circa (2007–2016).

La Svizzera fornisce il contributo all'allargamento in tutta autonomia. Il contributo andrà soprattutto a favore delle regioni marginali poco sviluppate dei nuovi Stati membri dell'UE. È concentrato sui settori dell'ambiente, della sicurezza, del buon governo e sul settore della formazione con un accento particolare sui programmi di borse di studio per giovani ricercatori e studenti, nonché sul sostegno agli apprendisti.

Il tradizionale aiuto ai Paesi dell'Europea dell'Est e il contributo all'allargamento ai nuovi Stati membri dell'UE sono attuati dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).