Gli Stati partecipanti dell'OSCE si sono riuniti a Skopje, nella Macedonia settentrionale, il 30 novembre e il 1° dicembre per il 30° Consiglio ministeriale. In quanto organo decisionale e di governo centrale dell'organizzazione, il Consiglio offre ai ministri degli Esteri dei 57 Stati partecipanti dell'OSCE l'opportunità di esaminare e valutare la situazione della sicurezza nella regione dell'OSCE e il lavoro dell'organizzazione in tutti i settori di attività. La Svizzera era rappresentata dal Consigliere federale Ignazio Cassis. Nel suo discorso, il Ministro degli Esteri Cassis ha sottolineato l'importanza della cooperazione multilaterale e dei principi dell'OSCE per la sicurezza e la stabilità in Europa.
Le aspettative erano alte in vista del Consiglio ministeriale. Mentre l'assunzione della presidenza 2024 da parte di Malta è stata negoziata a Vienna e approvata dal Consiglio permanente, l'estensione delle posizioni di vertice è stata negoziata a Skopje. Malta è stata confermata alla presidenza dal Consiglio dei ministri. Il ministro maltese degli Affari esteri, Ian Borg, in qualità di futuro presidente dell'organizzazione, ha confermato la disponibilità del suo Paese ad assumere la guida dell'OSCE. A questa decisione ha fatto seguito l'estensione del mandato delle quattro massime cariche di nove mesi ciascuna (fino a settembre 2024). L'obiettivo è garantire la continuità del lavoro dell'organizzazione e l'attuazione dei suoi mandati sotto la presidenza maltese.
La Svizzera si adopera da anni per rafforzare la capacità d'azione dell'OSCE. In occasione del Consiglio ministeriale, il consigliere federale Cassis ha accolto con favore l'accordo sulla nuova presidenza e le proposte di estensione delle posizioni di vertice. Per la Svizzera, l'OSCE rimane una parte importante dell'architettura di sicurezza in Europa nonostante le sfide attuali. Inoltre, facilita il dialogo con gli Stati non allineati della regione e dispone di strumenti per prevenire i conflitti e gestire le crisi.