Entrambe le parti hanno sottolineato l'alta qualità delle relazioni e il presidente della Confederazione ha sottolineato le opportunità che lo scambio offre a entrambi i Paesi. Il commercio, fortemente caratterizzato da prodotti dell'industria farmaceutica, ha raggiunto un livello record nel 2020 nell’ambito della crisi pandemica, con un aumento del 54 per cento rispetto al 2019. Anche i contatti nel settore scientifico e della ricerca sono significativi, così come quelli nelle questioni ambientali. Le delegazioni hanno sottolineato la buona cooperazione tra i due Paesi a livello internazionale e, fra l’altro, anche nel quadro della Convenzione delle Alpi.
Il presidente della Confederazione ha ribadito gli obiettivi della politica europea della Svizzera, affermando che anche senza l'accordo istituzionale la Svizzera sarà per l'Unione europea (UE) un partner affidabile e impegnato. Si è discusso anche del secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell'UE, tra cui la Slovenia. Il Consiglio federale si adopererà per un rapido sblocco dei prestiti da parte del Parlamento e si sta impegnando per una rapida finalizzazione del memorandum d'intesa con l'UE. Il presidente della Confederazione ha anche sottolineato il valore che la Svizzera attribuisce alla partecipazione al programma quadro di ricerca Horizon Europe, importante anche per la cooperazione bilaterale in materia di ricerca.
Durante i colloqui, la parte slovena ha illustrato i capisaldi e gli obiettivi della sua presidenza del Consiglio dell'UE nella seconda metà del 2021. La Svizzera accoglie con favore l'impegno della Slovenia per l'integrazione nell'UE di altri Stati, poiché le prospettive di adesione possono contribuire alla stabilità nei Balcani occidentali. Sono state altresì discusse misure per affrontare la pandemia e questioni internazionali.
Il programma si è concluso con una visita a un'azienda farmaceutica svizzero-slovena a Mengeš, nel centro del Paese. Il presidente della Confederazione, dopo il suo arrivo in Slovenia l’8 giugno 2021, ha visitato una scuola di Vrtojba che è stata ristrutturata, in parte con i fondi del contributo svizzero all'allargamento, per adeguare la sua efficienza in campo energetico. Nell’ambito del contributo all’Unione europea allargata la Svizzera ha versato alla Slovenia 22 milioni di franchi. Circa la metà di questo importo è stato utilizzato dalla Slovenia per promuovere le energie rinnovabili e il risanamento energetico degli edifici pubblici.
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