Il Consiglio federale adotta il rapporto sulla politica migratoria estera 2016

Comunicato stampa, 16.06.2017

Nella seduta del 16 giugno 2017, il Consiglio federale ha adottato il rapporto sulle attività della politica migratoria estera della Svizzera. L’anno in rassegna è stato caratterizzato dal persistere dei conflitti in Siria e Iraq, dalle difficili condizioni dei profughi nei Paesi limitrofi e dalla delicata situazione nel Corno d’Africa. Nel 2016 la Svizzera si è fortemente impegnata nelle aree di crisi avviando azioni umanitarie in loco e programmi di protezione nonché promuovendo i diritti umani e la pace al fine di raggiungere soluzioni durature. A livello multilaterale è stato possibile adottare una dichiarazione politica a tutela di rifugiati e migranti nel quadro del pertinente vertice dell’ONU.

Nell’anno in rassegna, vista la situazione dei rifugiati nei Paesi confinanti con la Siria e nel Corno d’Africa, la Svizzera ha rinnovato il suo impegno in loco adottando anche nel 2016 programmi volti a migliorare la protezione dei rifugiati e dei migranti nelle loro regioni di provenienza. Pertanto una delle priorità della nostra politica migratoria estera è stata di allestire strutture migratorie nell’Africa nordoccidentale. Su un altro versante, il nostro Paese ha promosso diverse attività per potenziare le istituzioni nazionali nel quadro dei partenariati migratori con i Paesi dei Balcani occidentali, la Nigeria e la Tunisia. Inoltre ha contribuito a prevenire gli esodi forzati riconducibili a conflitti, violazioni dei diritti umani, cambiamenti climatici o povertà.

Nella cooperazione con l’Unione europea (UE), la Svizzera si è impegnata in diversi dialoghi a livello regionale e più in generale ha sostenuto un approccio cooperativo in varie questioni migratorie. Visto l’interesse svizzero per un’equa ripartizione dei migranti in Europa, il nostro Paese ha volontariamente aderito ai programmi di ricollocazione dell’UE (Relocation). Nel dicembre 2016 il Consiglio federale ha quindi deciso di accogliere nell’arco dei prossimi due anni 2000 siriani particolarmente bisognosi di protezione.

Gestione globale della migrazione

Sullo sfondo dell’attualità migratoria, una pietra miliare per la futura gestione della migrazione su scala mondiale è stato il vertice dell’ONU su rifugiati e migranti, tenutosi a settembre 2016 tra i capi di Stato e di Governo. Ne è scaturita l’intenzione di elaborare e adottare due patti globali (global compact): uno sulla migrazione e l’altro per i rifugiati. La Svizzera si impegna a favore delle decisioni del vertice dell’ONU attraverso il suo ambasciatore presso l’ONU a New York, in particolare per quanto riguarda la stesura di un patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare.

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