Sommaruga all’incontro tra i ministri della giustizia e degli interni dell’UE

Comunicato stampa, 09.07.2015

Su invito della presidenza lussemburghese del Consiglio dell'Unione europea, la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha partecipato oggi a Lussemburgo all’incontro informale del Consiglio dei ministri della giustizia e degli affari interni (Consiglio GAI). I ministri hanno discusso prevalentemente questioni inerenti alla sicurezza interna e alla migrazione.

La presidenza lussemburghese del Consiglio dell'UE ha invitato i ministri della giustizia e degli affari interni degli Stati membri dell'UE a un incontro informale a Lussemburgo. In qualità di Stato associato a Schengen, durante la prima giornata la Svizzera ha preso parte alle discussioni in materia di sicurezza interna e migrazione.

Nei colloqui sulla sicurezza interna, i ministri hanno confermato l'importanza di rinforzare la cooperazione europea alla luce delle minacce rappresentate dal terrorismo e dalla criminalità organizzata; a tal scopo, in occasione del Consiglio GAI del 16 giugno 2015, avevano rinnovato la strategia di sicurezza interna dell'UE. Nelle discussioni odierne, i ministri si sono dedicati prevalentemente alla tematica del terrorismo cibernetico e all'introduzione di strategie moderne per la sicurezza cibernetica.

Agenda europea in materia di migrazione

Oltre alla sicurezza interna, i ministri hanno discusso le attuali sfide legate alla migrazione e al considerevole aumento delle domande d'asilo in Europa. Si sono concentrati in particolar modo sul programma di reinsediamento (relocation & resettlement) di persone bisognose di protezione, proposto dalla Commissione europea nel maggio 2015 nel quadro dell'agenda europea in materia di migrazione e confermato a fine giugno nei suoi tratti fondamentali dal Consiglio dell'UE.

A Lussemburgo non è stato trovato un accordo definitivo, ragion per cui i ministri della giustizia e degli affari interni riaffronteranno l'argomento in una prossimo incontro il 20 luglio a Bruxelles. Sommaruga ha ribadito che tali misure non risolverebbero tutti i problemi, ma costituirebbero un primo passo importante per una politica solidale e paneuropea in materia di rifugiati. Ha inoltre ricordato che la Svizzera si impegna da tempo per un'equa ripartizione dei rifugiati all'interno dell'Europa ed è pertanto disposta a inserire nell'agenda europea il programma per il reinsediamento permanente dei rifugiati di guerra siriani, approvato dal Consiglio federale nel marzo 2015. Ha poi confermato che è al vaglio la partecipazione della Svizzera al programma di reinsediamento di persone bisognose di protezione, ma ha anche sottolineato che un'eventuale partecipazione è subordinata al rispetto degli obblighi Dublino da parte degli Stati alle frontiere esterne, in particolare per quanto riguarda la registrazione dei richiedenti.

Anche per la lotta contro il traffico di migranti, altro tema dell'incontro informale del Consiglio GAI, è necessaria un'azione coordinata a livello europeo. Sommaruga ha ribadito quanto sia urgente portare avanti misure comuni efficaci e ha garantito ai suoi colleghi la collaborazione della Svizzera alle future operazioni condotte da Europol.


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